DIZIONARIO DI GNOMONICA

DI NICOLA SEVERINO

Per la consultazione:
I termini sono esplicati in ordine alfabetico.
Non sono riportate le lettere H e U per mancanza di termini con queste iniziali
Dove indicato R. F. leggasi Riferimento Figura n°---- del Libro Primo

A

Abaco combinatorio orografico:

è un abaco che riporta la successione numerica e la corrispondenza tra i sistemi orari Astronomico, Babilonico e Italico. Con esso era possibile leggere all’istante la corrispondente ora tra un sistema ed un’altro. Fu descritto da Kircher nella sua opera principale di Gnomonica "Ars Magna Lucis et Umbrae" (R.F. 2)

- Alba-tramonto (retta):

è l'intersezione del piano dell'orizzonte con il Primo Verticale. Nel caso di orologi non declinanti, essa è contenuta nel Primo Verticale. E’ sempre perpendicolare alla linea meridiana.

- Almucantarat:

cerchio minore della sfera celeste parallelo all'Orizzonte. Sono chiamati anche Cerchi di Altezza e venivano spesso rappresentati negli orologi solari nei secoli XVII e XVIII.

- Altezza dell'assostilo:

è rappresentata dalla distanza tra il vertice, apice o punta dello stilo e il "piede" (v. "piede") dello stesso stilo. Oppure si può definire come l'angolo che forma lo stilo inclinato (assostilo) e la sua proiezione ortogonale sul piano, che dà origine alla "sustilare" (vedi).

- Altezza dell'ortostilo:

è rappresentata dalla distanza dal vertice dello stilo perpendicolare al piano ed il suo "piede".

- Analemma:

è il primo enunciato teorico della gnomonica e si trova nel quarto libro dell'Architettura di Vitruvio. Si tratta di una proiezione ortografica, cioè perpendicolare, del moto apparente del Sole (analemma semplice) sul piano del Meridiano di un qualsiasi luogo.

- Analemma Chatolicum (Universale):

viene detta così da Kircher la rappresentazione in piano del triangolo dei segni e dei circoli principali della sfera. E’ noto che il trigono dei segni (v.) è uno strumento molto usato nell’antichità. Kircher aggiunge l’aggettivo "conotomica" per descrivere le proiezioni dei segni zodiacali .

- Analemma generalizzato:

sistema grafico di realizzazione degli orologi solari per ribaltamento dei piani di proiezione dell'equatore, cerchi orari e cerchi di declinazione del Sole.

- Analemma (rosa degli): è una figura ricavata da Luigi Ronca (Gnomonica sulla sfera ed analemma di Vitruvio, Atti dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 1976) per visualizzare graficamente tutti i piani di ribaltamento della sfera celeste, compresi tutti i cerchi orari, che consentono di avere una visione completa degli elementi principali che compongono un orologio solare murale.

- Analemma (grafico): (vedi "lemniscata")

- Analemmatico: (vedi orologio analemmatico).

- Analogie:

sono gli enunciati di Jacques Ozanam, insigne matematico e gnomonista del sec. XVIII, relativi ai primi metodi trigonometrici trovati per costruire gli orologi solari "per punti". E’ da notare che tali analogie erano già note ed in uso presso gli astronomi arabi già nel XIII secolo. Ecco un esempio preso da Ozanam, valido per la costruzione di un orologio solare orizzontale: "Come il seno del complemento della distanza oraria sta al seno della distanza oraria, così il seno dell’elevazione del polo (latitudine) sta alla tangente dell’angolo orario".

- Anello Astronomico: (vedi orologio ad anello).

- Anello Universale: (vedi orologio ad anello)

- Angolo Orario:

Coordinata celeste del sistema equatoriale. Secondo la convezione astronomica è misurato sull’equatore, è contato dal transito del Sole al meridiano, è positivo dopo il transito.

- Angolo orario nell'orologio solare:

è l'angolo compreso tra la linea oraria e la linea sustilare (v.)

- Anno Gnomonico:

è definito come lo spazio, percorso dall’ombra dello gnomone (vertice dello stilo), compreso tra i punti d’intersezione della linea meridiana con le curve diurne del tropico del Cancro e del Capricorno, naturalmente in senso discendente ed ascendente.

- Arco diurno:

è il percorso apparente che effettua un corpo celeste sulla sfera celeste, dal suo sorgere al suo tramontare. Sull'orologio solare si riporta la proiezione gnomonica di tale arco, che individua sul piano le cosiddette "curve" di declinazione del Sole.

- Arco dell'Equatore:

è la parte dell'Equatore compresa tra il meridiano del luogo e il meridiano del piano declinante.

- Arco dei Segni: (v. Radio Orario)

- Armilla Catottrica:

Strumento sconosciuto assimilabile ad una sfera armillare di tipo catottrica descritta da Kircher e funzionante per mezzo della riflessione dei raggi del Sole sui cerchi che compongono lo strumento.

- Armillare (sfera):

Strumento astronomico molto antico (risale probabilmente ad Ipparco) per mezzo del quale è possibile raffigurare la sfera celeste con tutti i suoi circoli. Serve per risolvere problemi di computo del tempo e di svariati calcoli di astronomia di posizione.

- Asse del Mondo:

detto anche Asse Polare, Asse Terrestre, Asse di rotazione della Terra, è rappresentato da una linea retta immaginaria che passa per i due poli del mondo Nord e Sud.

- Asse del quadrante:

è una linea retta condotta dal Centro del quadrante (v.) e per la punta o vertice dello stilo. Tale è la definizione di C. Ozanam che per Asse intende l'Assostile.

- Assostile: (vedi Gnomone).

- Astrolabio:

uno dei principali strumenti astronomici in uso dall'antichità e fino alla fine della Rinascenza. L'astrolabio planisferico è il modello classico, basato sulla proiezione stereografica della sfera celeste su di un piano orizzontale. Il termine "astrolabio" significa letteralmente "prendere le stelle" ed è servito ad astronomi e navigatori nei calcoli di astronomia di posizione e per la misurazione del tempo.

- Astrolabio Anacamptico:

Kircher indica con questo termine il famoso strumento gnomonico catottrico realizzato nella galleria del Palazzo Spada a Roma per mano di Emanuele Maignan.

- Astrolabiografia figurata:

è ciò che A. Kircher denomina pure "Proteus sciathericus"., quasi ad indicare le direzioni da lui scelte per apportare indelebili innovazioni all’arida gnomonica geometrica. Tutto il libro VI dell’Ars Magna Lucis et Umbrae contiene questa Astrolabiografia che sembra davvero operare una sorta di metamorfosi della gnomonica, che in effetti avviene per esempio nelle idee geniali di "congiungere", per usare un suo stesso termine, la Gnomonica con l’Astrologia, con la Matematica, con l’Astronomia, con l’arcano.

- Astrolabio Gnomonico:

definito da A. Kircher come lo strumento, o "organum", nel quale si rappresenta tutta la "dottrina del primo mobile", cioè le proiezioni dei circoli della sfera celeste, attraverso l’ombra dello gnomone.

- Astrolabio Gnomonico Sferico:

è un globo (R.F. 28) sul quale vengono tracciati vari sistemi orari, cerchi azimutali ed almucantarat. E’ provvisto di un doppio stilo detto "duplici brachio", cioè a doppio braccio (v.).

- Astroscopia:

e la parte della gnomonica che si occupa di realizzare orologi lunari (v.). Viene detta anche "Sciaterica-Selenica", "Horoscopia Seleniaca" o "Sciatherica nocturna" (Kircher).

- Australe:

Sinonimo di Meridionale, Sud, Mezzogiorno, Austro.

- Austro: (vedi Australe).

- Azimut (del quadro):

Coordinata celeste del sistema altazimutale. Secondo la convenzione astronomica è misurato lungo l’orizzonte; è zero in corrispondenza della direzione Sud, è positivo verso Nord, passando per Ovest. L’azimut viene a volte adottato nella misurazione dell’angolo di declinazione della parete sul quale si costruisce l’orologio e, secondo alcuni autori, viene contato a partire dal Nord verso Sud, passando per l’Est.

B

- Basamento triangolare:

è uno strumento gnomonico in uso nell’antichità descritto da P.S.M. Magdleine. Si

tratta di un basamento (fig. 1) in forma di triangolo equilatero di legno ben stagionato di circa un piede di diametro e di due pollici di spessore, che poggia su tre viti (come si vede nella figura). Questo strumento serve per prendere con facilità la declinazione e l’inclinazione delle facce degli orologi da realizzare su poliedri.

- Beroso (Caldeo):

sacerdote Caldeo che probabilmente introdusse per primo nell’Ellade importanti innovazioni negli orologi solari allora in uso. Famoso è appunto l’Hemicyclium citato da Vitruvio nella sua Architettura (Lib. IX, cap. IX) al quale Beroso operò il significativo taglio "ad enclima", cioè secondo l’angolo di latitudine del luogo che permise di dare non solo un volto nuovo a questo orologio solare e uno stile più sobrio ed elegante, ma soprattutto la comodità derivante dall’aver tolto un grosso pezzo di pietra molto pesante, a beneficio di una maggiore maneggevolezza e trasportabilità.

- Bifilare: (vedi orologio bifilare).

- Boreale:

Sinonimo di Borea che sta ad indicare l’emisfero Nord del Globo Terrestre e della Sfera Celeste.

- Boreale (orologio): (vedi orologio boreale).

- Botanologia Sciaterica: (v. Gnomonica Botanologica)

- Bussola:

strumento di orientamento composto da un ago magnetico sospeso che indica sempre il Nord (magnetico). E' stata spesso utilizzata come supporto per moltissimi orologi solari portatili del passato.

- Bussola solare:

Strumento gnomonico in grado di definire, in un determinato luogo, l’orientamento, cioè la direzione del meridiano geografico del luogo e così la direzione Nord. Le bussole solari sono meridiane orizzontali usate "a rovescio", cioè data l’ora vera del momento, in quel luogo, vengono fatte ruotare attorno all’ortostilo, fino a che quest’ora coincide con quella indicata dall’ombra stilare: la retta oraria XII indica la direzione Nord del meridiano. Ve ne sono di vari tipi, alcune delle quali, più precise, tengono conto della latitudine e longitudine del luogo e facilitano la stima dell’ora vera locale a partire da quella civile media del fuso, che è segnata dai nostri normali orologi. Le applicazioni moderne delle bussole solari sono: ricerca dell’orientamento in zone desertiche da parte di unità militari che non possono usare bussole magnetiche perchè disturbate da masse ferrose (armi); esecuzione dei cosiddetti "giri di bussola" per la compensazione che le bussole magnetiche navali debbono subire in conseguenza del disturbo che le medesime subiscono per la presenza di masse magnetiche a bordo.

C

- Catottriche (meridiane): (vedi orologi catottrici).

- Centro del Quadrante:

E' il punto nel piano del quadrante dove convergono tutte le linee orarie (Ozanam). Questo centro rappresenta sempre il Polo del Mondo, che è elevato sull'Orizzonte del Piano (v.)

- Centro Divisore:

è un punto nel piano del quadrante che rappresenta il centro del Mondo e che serve per dividere in gradi la rappresentazione del grande cerchio della Sfera. Con riferimento alla figura 2, il punto D è il centro divisore della sustilare CL ed il punto F è il centro divisore dell'orizzontale AB. Tutti i centri divisori delle linee orarie sono egualmente distanziati dal centro C del quadrante (Ozanam).

- Centro dell'Equatore:

è il centro divisore della linea equinoziale. Nella fig. 2 è K che si prende sempre sulla sustilare CL e che è distante dall'Equinoziale della quantità del Raggio dell'Equatore (v.).

- Cerchi Orari:

sono l’intersezione dei piani orari con la volta celeste. I piani orari (e i cerchi) sono solo quelli che passano per i poli Nord e Sud e contengono l’Asse del Mondo (asse orario). Tutti i cerchi orari sono massimi. Il solo piano orario verticale è il piano meridiano che, a sua volta, è perpendicolare al Primo Verticale. Il Primo Verticale non passa per i Poli, ne segue che non è un cerchio orario; passa per lo Zenit e il Nadir, quindi è un cerchio massimo.

- Cerchio delle Sei ore:

è un cerchio orario che è perpendicolare al cerchio meridiano e di conseguenza taglia l'orizzonte nei punti del vero oriente (Est) e del vero occidente (Ovest). Questo cerchio delle sei ore, e quindi la linea delle Sei ore, definita così da C. Ozanam nel XVII secolo, è quella che oggi viene detta retta "alba-tramonto" (v.).

- Ciclotetragono (strumento):

strumento inventato da Kircher che serve per trasformare il valore in gradi di un arco nella rispettiva retta. Per esempio: Dati gli archi di 40, 80, 90, 120, 180, 200 gradi, assegnare le rispettive rette uguali (R.F. 4)

- Cilindro orario: (vedi Orologio cilindrico, Meridiana del pastore).

- Correzione del fuso:

è la differenza di longitudine tra un determinato luogo di osservazione ed il Meridiano Centrale del Fuso al quale il paese appartiene.

- Cozza (meridiana): Vedi Orologio solare Cozza.

D

- Declinante:

si dice declinante, un orologio solare realizzato su di un piano che declina dal Primo Verticale (v.) (vedi pure Declinazione).

- Declinatorio:

è lo strumento in uso nel Rinascimento che permetteva di calcolare con facilità la declinazione di una parete o di un piano comunque orientato. Kircher lo denomina pure "istrumentum encliticum" ed il Bion lo chiama anche "Indeclinatorio" (R.F. 7).

- Declinazione gnomonica:

è definita generalmente come l'angolo, misurato in gradi in senso antiorario, che il piano sul quale si costruisce l'orologio fa con il piano del Primo Verticale (v.). Essa può assumere valori positivi se la parete declina verso Est, o negativi se declina verso Ovest.

- Declinazione (linea di)

E' la proiezione gnomonica sul piano del quadrante del cerchio di declinazione percorso dal Sole in un dato giorno. Questo cerchio, necessariamente parallelo all'equatore celeste, è sempre minore, salvo agli equinozi in cui il cerchio diventa massimo. Le linee di declinazione sono delle coniche; di solito negli orologi solari se ne segnano sette, corrispondenti agli ingressi del Sole nei rispettivi segni zodiacali.

- Diottra Gnomonica (o Alidada Gnomonica):

è uno strumento gnomonico descritto da P.S.M. Magdleine con due pinnule di cui se ne ignora l’uso (fig.3)

- Direttorio:

strumento gnomonico citato da P.S.M. Magdleine. E’ formato da una tavoletta orizzontale (fig. 4) sulla quale si applica perpendicolarmente un   "equerre", o squadra, alto tre pollici per gli orologi piccoli e proporzionatamente per quelli più grandi. Serve unicamente ad impiantare correttamente lo stilo sul piano del muro. Un esempio d’applicazione di questo strumento si vede in Giovanni Galluccio nel libro "Nova fabricandi Horaria" del 1596.                                                                               

- Distanza sustilare:

è la distanza angolare, sul piano del quadrante declinante, tra la linea meridiana e la sustilare.

E

- Elevazione del Polo sul piano:

è l'angolo dell'Asse del quadrante (v.) con la Sustilare (v.).

- Eliodromo - h l i ¢ o d r o m o n :

è definito da Kircher come lo spazio, o superficie gnomonica, negli orologi solari concavi compreso tra le proiezioni dei due tropici, ovvero lo spazio compreso tra le due curve diurne corrispondenti al solstizio estivo e al solstizio invernale. Tale spazio viene volgarmente denominato "zona torrida" (Fig. 5)

- Enclitico (strumento): (v. Declinatorio)

- Equatoriale, orologio: (vedi orologio equatoriale).

- Equatoriale, piano:

si rappresenta sul piano del quadrante attraverso la proiezione gnomonica dell'equatore celeste (cerchio massimo). Nell'orologio diventa la retta (perchè intersezione tra il piano del quadrante ed il piano contenente il cerchio massimo) equinoziale.

- Equazione del tempo:

è la differenza tra il tempo solare vero ed il tempo medio. Essa si rappresenta negli orologi solari attraverso il grafico sinusoidale dell'E.T., oppure con la "lemniscata" (v.) del tempo medio.

- Equerre (doppio):

strumento gnomonico descritto da P.S.M. Magdleine. E’ come una doppia squadra. Su una tavoletta disposta verticalmente (fig. 6) si applicano due "equerre", cioè due squadre distanziate tra loro. Serve per aggiustare la posizione dell’asse, o parte dell’assostilo nei grandi orologi solari da parete, specialmente in quelli molto declinanti o inclinati.

- Equinoziale, Linea:

intersezione del piano equatoriale celeste col piano di costruzione dell'orologio solare. Essendo l'equatore celeste un cerchio massimo, la linea equinoziale sarà una retta.

- Estremità dello stilo:

vertice, o punta dello stilo impiegato in un orologio solare. E' in ogni caso o il vertice dell'assostilo, o l'estremità della punta dell'ortostilo.

-Foro gnomonico (o eliotropico):

o "gnomone fotosciaterico", è un piccolo foro con un diametro delle dimensioni pari a circa 1/250 (Garnier) della lunghezza dell’"assostilo" (v.), praticato in genere su una piastrina metallica rotonda. Il foro coincidendo con il vertice dell'assostilo, diventa lo "foro gnomonico" indicatore dell'ora. Le meridiane "a luce" sono tutte costituite da un foro gnomonico.

- Fotosciaterica:

termine con il quale, nel secolo XVIII, venne chiamato il ramo della Gnomonica che si occupa dello studio e realizzazione degli orologi solari che sfruttano come elemento per la lettura dell'ora non più l'ombra dello stilo, ma un raggio di luce (da cui photo-sciaterica), come nelle meridiane "a luce" all'interno delle cattedrali. Tale termine, rarissimo, non si ritrova in testi anteriori al XVIII secolo. Citato da C. Wolff e da un'enciclopedia dell'epoca.

G

- Giorno Gnomonico:

è definito come lo spazio percorso dall’ombra dello gnomone (vertice dello stilo) sul quadro dell’orologio dal sorgere del sole (inizio illuminazione del piano) al suo tramonto.

- Gnomica:

non si tratta di un errore di stampa, come di solito si ritiene. E’ il curioso appellativo dato alla Gnomonica da alcuni autori del Passato, tra cui Francesco Maurolico. Il termine ricorre anche in certi manoscritti del XVII secolo. E’ da considerarsi solo come un inusitato diminutivo del termine gnomonica.

- Gnomone:

Gnomone deriva dal greco "gnomon", che vuol dire indagatore, conoscitore, giudice. Lo gnomone è quindi, in generale, l'elemento per mezzo del quale si conoscono le ore e le altre informazioni su un quadrante solare. Il più antico gnomone poteva essere costituito da un semplice bastone piantato verticalmente nel suolo, ma in questo caso la direzione dell'ombra non è sempre uguale durante l'anno. Sono occorsi più di due millenni alla gnomonica per adottare definitivamente uno stilo (v.) parallelo all'asse terrestre che elimina tale inconveniente. Riferendoci ad un quadrante solare murale verticale non declinante, possiamo definire l'Assostile come lo stilo impiantato parallelamente all'asse terrestre; l'ortostilo, impiantato perpendicolarmente al piano nel punto d'intersezione tra la retta "alba-tramonto" (v.) e la linea meridiana che costituisce il "piede" (v.) dell'ortostilo; il Substilo, che è la retta sul piano del quadrante condotta dal centro del quadrante (v.) al piede dell'ortostilo. Questi tre elementi formano un triangolo detto "triangolo gnomonico", o "triangolo stilare" (v.) e anticamente venivano denominati, rispettivamente, "hypotenusa", "cateco" e "base" del triangolo stilare. E' da rilevare che la direzione dell'ombra dell'assostilo serve per la lettura dell'ora, mentre solo il suo vertice permette di leggere le indicazioni calendariali. Dell'ortostilo, solo il vertice d'ombra serve per la lettura dell'ora e del calendario in un orologio solare.

Si ricorda infine la distinzione fatta da Kircher che prevede lo "stilo retto" come gnomone vero e proprio (verticale); lo "stilo obliquo" per gli orologi equinoziali e gli orologi astronomici ove lo stilo si presenta obliquo; "stilo trasversale" equivalente all’assostilo.

- Gnomonica:

è il termine con il quale, fin dall'antichità, fu designata l'arte di realizzare orologi solari. In epoca pre-Vitruviana, la G. era denominata, probabilmente, con l'appellativo di "Sciaterica", o "Scioterica", che deriva dal greco, il cui significato è "catturo le ombre", con riferimento al piano sul quale venivano realizzati gli orologi solari che appunto "catturavano" l'ombra del Sole per mezzo della quale si effettuava il computo del tempo. In seguito, la G. fu denominata anche "Horographia" e "Horologiographia". Per Kircher la Gnomonica è detta anche "Astronomia Sciaterica".

- Gnomonica, proiezione:

è alla base della metodologia costruttiva geometrica degli orologi solari. Consente di rappresentare la sfera celeste con tutti i suoi circoli, su di un piano che può essere comunque orientato. In questo tipo di proiezione il piano è tangente alla sfera ed il punto di vista coincide con il centro della sfera stessa. In conseguenza di ciò tuttii circoli massimi della sfera celeste (cerchi orari, equatore celeste, meridiano astronomico, orizzonte) vengono rappresentati con linee rette (corrispondentemente: linee orarie, linea equinoziale, linea meridiana, linea dell'orizzonte) e i circoli minori (paralleli di declinazione) con delle coniche (curve diurne).

- Gnomonica Anacamptica:

il termine deriva dal greco a n a c a m p t i c o V che significa "riflesso". Kircher la denomina pure "Astronomia Riflessa". In effetti, Gnomonica Anacamptica è il giusto termine con cui si identifica quella parte della materia che tratta degli orologi solari di qualsiasi specie funzionanti per mezzo della riflessione del raggio del Sole. La G.A. viene anche detta "Gnomonica Catottrica" (v.) in quanto gli orologi solari a riflessione vengono volgarmente chiamati "catottrici".

- Gnomonica "Anaclastica":

si occupa della costruzione degli orologi solari che funzionano per mezzo della rifrazione dei raggi del Sole. Ozanam la chiamò "Gnomonica Rompue" (v.), corrispettivo di "gnomonica rotta", riferendosi ai raggi del Sole spezzati dalla rifrazione nell’acqua. Con tutto il rispetto per l’autorità di Ozanam, tuttavia l’appellativo indicato da Kircher ci sembra molto più adeguato. Il termine anaclastico deriva dal verbo greco a n a c l a V t w n che significa appunto rifrangere.

- Gnomonica Analemmatico-Geometrica:

Così Kircher denomina il metodo di costruire orologi solari verticali, orizzontali, equinoziali e polari con l’ausilio del solo Triangolo Gnomonico (v.)

- Gnomonica Arcana:

è quella che prevede, secondo Kircher, la fusione tra Astronomia, Astrologia con altri elementi esoterici.

- Gnomonica Botanologica (Botanologia Sciatherica):

si occupa della costruzione di orologi solari calendariali che indicano l’influsso delle erbe e piante medicinali sul corpo umano, secondo le antiche regole dell’erboristeria e della medicina. Fa parte della Gnomonica Fisico-Astrologica (v.) di Kircher.

- Gnomonica Catottrica:

si occupa della costruzione degli orologi solari "catottrici", cioè funzionanti a mezzo della riflessione dei raggi solari, anzichè dell’ombra. Viene chiamata anche "Gnomonica Anacamptica" (v.)

- Gnomonica, Cosmometria (Kircher), "sive de mundanorum partium situ, magnitudine quantitate, altitudine, luc-umbri ratiocinio investiganda". E’ la definizione di Kircher. In effetti, egli include in questa sezione tutti i problemi relativi a rilevamenti topografici con metodi che sfruttano la luce diretta, l’ombra, la riflessione e la rifrazione.

- Gnomonica "Diretta":

è quella che si pratica per mezzo dei raggi inviati direttamente dal centro del Sole sulla punta dello stilo (Ozanam). Più in generale, la gnomonica diretta dà vita agli orologi solari "direzionali" che sfruttano, per la lettura dell'ora, l'angolo orario del sole.

- Gnomonica Fisico-astrologica:

Kircher la definisce come la scienza (usa proprio questo termine) che si occupa della costruzione di orologi solari che per mezzo dello gnomone indicano tutte quelle cose fisiche che hanno qualche connessione con i moti celesti dei pianeti, del Sole e della Luna come l’influenza che i corpi celesti possono avere sull’agricoltura, sul corpo umano, effemeridi astronomiche, ecc. Uno di questi orologi è l"Hemerologion Ecclesiasticum" (v.) e l’"Hemerologion astronomicum" (v.) (R.F.44)

- Gnomonica, Geografia:

Con il termine "Geographia Gnomonica", A. Kircher definisce, nel secolo XVII, le metodologie di descrizione degli elementi geografici (latitudine, longitudine, ecc.) nel piano dell'orologio.

- Gnomonica Riflessa:

è quella che si pratica per mezzo della riflessione dei raggi del Sole. Da questa derivano gli orologi a riflessione (v.).

- Gnomonica "Rompue":

è quella che si pratica per mezzo della Rifrazione dei raggi del Sole. Da questa derivano gli orologi a rifrazione (v.) come quello ricavato in un vaso ricolmo d'acqua. L'aggettivo "rompue" è stato dato da C. Ozanam nel XVII secolo.

- Gnomonica Selenica: (vedi Astroscopia).

- Gnomonista:

è lo studioso di gnomonica teorica, della sua storia, o l'artista che realizza esemplari di orologi solari.

- Grue di Valentino Pini:

V. Pini, nel suo trattato "Fabrica de gl’horologi solari" del 1598, un orologio solare tenuto da una statua che regge anche lo stilo, il tutto poggiato sulla base di una colonna molto alta. Su un’altra colonna uguale, poggia un’altra statua che mostra il vento. Così Pini descrive il suo progetto: "Grue che col rostro mostra l’hore. Fanciullo che con una bacchetta mostra l’hore. Statua che nel spirare del vento sona una tromba et mostra il vento, che domina".

I

- Illuminazione del Piano:

è il calcolo che a volte si esegue, nella costruzione di un orologio solare, per conoscere per quante ore, alle varie date dell'anno, il quadro dell'orologio riceve la luce del Sole, condizione essenziale perchè funzioni.

- Inclinato (orologio): (vedi orologio inclinato).

- Inclinatorio:

è lo strumento gnomonico per misurare l’inclinazione di un piano o muro sul quale costruire l’orologio solare inclinato.

- Inclinazione (del piano):

l'I. del piano dell'orologio è l'angolo formato tra il piano del quadrante ed il piano dell'orizzonte. Ozanam definisce l'I. del piano come il più piccolo arco di un verticale perpendicolare al piano, compreso entro il piano e l'orizzonte.

L

- Lemniscata:

in gnomonica è la caratteristica curva a forma di "8" che avvolge la retta oraria del mezzodì, o anche delle altre linee orarie, che rappresenta graficamente la correzione del tempo medio. Nelle provincie del basso Lazio si trovano esempi di lemniscate costruite sulla retta del mezzodì di Roma, invece che per il mezzodì locale, per poter leggere così anche il tempo medio di Roma.

- Linea delle Sei ore:

è la comune sezione del Cerchio delle sei ore (v.) e del piano dell'orologio.

- Livello triangolare:

strumento gnomonico citato da P.S.M. Magdleine in uso nel XVII secolo per il tracciamento della linea parallela all’orizzonte e della perpendicolare a questa. Era fornito di un filo a piombo. In Kircher (libellae) vengono descritti il suo uso specialmente per livellare ed orientare orologi multipli a più piani, orizzontali, declinanti ed inclinati (fig. 7).

M

- Magia Orografica: (seu Horologijs prodigiosis)

con queste parole Kircher volle indicare un pagina speciale della sua Gnomonica. Orologi solari che sfiorano l’impossibile, i più curiosi, i più impensabili. Ripercorrendo il suo lavoro, viene davvero da esclamare "è una magia", appunto una magia orografica. Ma tutto è, come sempre, rigorosamente valido, rigorosamente geometrico. Gli orologi descritti da Kircher in questa sezione sono citati in questo dizionario alla voce Orologi.

- Mediclinium:

si chiamava anticamente lo gnomone degli astrolabi normali. Il termine veniva a volte usato anche in Gnomonica.

- Meridiana (linea):

termine con il quale si indica genericamente, ma impropriamente, gran parte degli orologi solari. La meridiana vera e propria è costituita dalla linea meridiana (o dalla "lemniscata" (v.)) che è l'intersezione con il piano del quadrante del circolo verticale meridiano: Essendo un cerchio massimo, la linea meridiana è in ogni caso un retta.

- Meridiana Calendariale:

E' costituita dalla semplice linea meridiana, incisa su un quadro di intonaco della lunghezza che varia da 50 cm a 2 m., e di larghezza di circa 20-30 cm.. Essa viene intagliata con tacche corrispondenti alle intersezioni delle linee di declinazione e ad altre linee riferite a particolari date del calendario. Viene abbellita con segni zodiacali dipinti e a volte da una "lemniscata" (v.).

- Meridiana del tempo medio:

è un tipo di orologio solare che indica il tempo medio anzichè quello vero solare. Può essere calcolata per indicare il tempo medio locale, il tempo medio di un meridiano diverso da quello locale o il tempo medio del fuso (T.M.E.C.).

- Meridiano:

Piano verticale passante per l’asse della Terra (asse del Mondo). Anche una intersezione di questo piano con un altro qualsiasi piano (orizzonte, piano del quadrante, ecc.), però in questo caso si parla, meglio, di linea meridiana. Anche l’intersezione del piano meridiano con la volta celeste (cerchio meridiano, che interseca l’orizzonte nei punti Nord e Sud).

- Merket:

con questo termine si denomina, in genere, uno strumento molto simile ad un orologio solare, ed un complesso di strumenti di osservazione, probabilmente usati per rilevamenti astronomici. Il merket era in uso presso gli antichi Egizi, attorno all’epoca del Faraone Tutmosis III (1500 a.C.). IL Merket come orologio solare, fu identificato tale da L. Borchardt dopo averne data una descrizione in base ad un modello trovato in scavi archeologici. E’ composto di due aste di pietra disposte in forma di T e orientato in piano orizzontale, in direzione del Sole (uno strumento d’altezza quindi). L’asta piccola proiettava la sua ombra sull’asta grande che reca una graduazione con intagli ancora sconosciuta.

- Mese Gnomonico:

è definito come lo spazio percorso dall’ombra dello gnomone (vertice dello stilo) da un parallelo al successivo, ovvero da una curva diurna corrispondente ad un segno dello zodiaco, a quella successiva relativa al segno zodiacale che segue.

N

- Nadir:

Punto della sfera celeste diametralmente opposto allo Zenit. Si trova sulla verticale dell'osservatore.

- Notturnale:

o Notturlabio, è il classico orologio notturno, in uso soprattutto presso i naviganti. Esso permetteva di avere l’ora con buona approssimazione dall’osservazione dell’Orsa Maggiore le cui stelle a e b prendono il posto di una vera e propria lancetta di un grande orologio che ogni giorno fa il giro intorno alla Stella Polare. I primi notturnali ed il loro uso furono divulgati ampiamente nelle bellissime opere di Pietro Apiano (sec. XVI).

O

- Obelisco:

monolito di pietra di varia altezza e dimensioni usato in tempi antichi e soprattutto dagli Egiziani, i quali se ne servirono, oltre a scopi religiosi, anche per misurare lo spostamento dell’ombra del sole sul suolo. E’ ovvio supporre che da tali misure essi ricavassero anche informazioni relative alla misurazione del tempo. L’O. è probabilmente uno dei più antichi gnomoni usati dall’uomo. E’ doveroso rammentare l’O. di Campo Marzio, oggi visibile nella Piazza Montecitorio a Roma, prelevato dai Romani ad Eliopolis e fatto innalzare dal divo Augusto per servire da gigantesco gnomone di un orologio solare orizzontale ad ore temporarie e con indicazioni calendariali.

- ab occasu (ore):

Termine latino che indica il sistema di computo del tempo detto Italico (v.).

- Ombra Retta e Versa:

l’ombra "retta" è quella data da uno stilo perpendicolare ad un piano orizzontale; l’ombra "versa", è quella data da uno stilo perpendicolare ad un piano verticale. La prima è quella che si vede negli orologi orizzontali; la seconda negli orologi verticali.

- Ora Gnomonica:

è l’angolo descritto dall’ombra dello gnomone (vertice dello stilo) da una linea oraria a quella successiva.

- Orarie (linee):

sono le comuni sezioni dei cerchi orari e del piano del quadrante (Ozanam).

- Ore (vari tipi di):

- Ore Babiloniche: (vedi ore eguali).

- Ore Canoniche:

Sistema di computo delle ore Ineguali (v.) adottato dalla Chiesa Romana ed Ebraica, ed in seguito perfezionato da S. Benedetto e dai monaci benedettini. Ebbe un periodo di largo uso attorno ai secoli IX-XII, fino a quando le "campane" scandirono il tempo sia ai chierici che ai laici.

- Ore Eguali, si dividono in Equinoziali, denominate anche "Comuni", "Europee", "Volgari", "Oltramontane", "Francesi", "Tedesche", "Moderne", "di Napoleone". Si contano da una mezzanotte all'altra. "Astronomiche", da un Mezzogiorno al successivo. "Babilonesi", o "della Boemia", "ab Ortu", si contano da un'alba (ora 0) alla successiva (ore 24). "Italiche", dette anche "Peregrine" (Vimercato), "ab Occasu", "Vespertine", "dell'Ave", si contano da un tramonto del Sole (ora 0) al successivo (ore 24).

- Ore Equinoziali: (vedi ore eguali).

- Ore Ineguali, sono dette anche Temporali, Temporarie, Antiche, Naturali, Ebraiche, Giudaiche, Bibliche, Canoniche, Planetarie, ecc. Esse sono le più antiche e si computano a partire dall'alba del Sole, al tramonto dividendo l'arco diurno sempre in dodici parti uguali. Ne consegue che esse sono più corte d'inverno e più lunghe d'estate.

- Ore Italiche: (vedi ore eguali)

- Ore Planetarie:

Le O.P. sono la stessa cosa delle ore Ineguali, o Temporarie. La caratteristica che le contraddistigue da queste ultime è quella di ricavare elementi utili nelle cose dell'astrologia. Alle ore Temporarie vennero così accoppiate le simbologie astrali, e sugli orologi solari comparivano regolarmente le cosiddette "Tavole dei Reggenti" che indicavano, in successione, il dominio di ogni singolo pianeta per ogni singola ora del giorno per tutta la settimana. La "Hebdomas", ovvero la Settimana astrologica, veniva quindi rappresentata attraverso le tavole delle ore Planetarie. Secondo lo storico Diocassio, lo schema dell'influsso dei pianeti, cioè le tavole planetarie, fu divulgato da Dione oratore e moralista greco, detto "Crisostomo" che visse nel I sec. d.C.

- Ore Vespertine:

sono così chiamate anche le ore pomeridiane.

- Orientale, Orologio: (Vedi orologio orientale).

- Oriente:

Arco di orizzonte ove sorge il Sole.

- Orizzonte (nel piano dell'orologio):

E' l'intersezione del piano orizzontale con il quadro dell'orologio. Determina la retta "alba-tramonto" perpendicolare alla linea meridiana.

- Orografia:

E' un termine con il quale è stata definita, non di rado, la gnomonica da qualche autore del passato (vedere Libro Primo).

- Orografia Anacamptica: (v. Gnomonica Anacamptica).

- Orografia analemmatico-geometrica:

definita da A. Kircher come la parte della gnomonica che si occupa della costruzione degli orologi solari con metodi di applicazione dell'analemma e dei metodi geometrici.

- Orologio (vari tipi di):

- Orologio di Achaz:

orologio solare molto antico citato in Isaia, appartenuto al Re di Giudea Achaz e passato poi ad Ezechia (VII sec. a.C.). E’ noto per il miracolo della retrogradazione dell’ombra che, come raccontano le Sacre Scritture, Isaia operò per dimostrare al suo re il segno che Dio avrebbe mantenuto la promessa di guarigione. Tale fenomeno ha dato luogo ad una letteratura vastissima, ma allo stato attuale, nulla di preciso si sa sulla sua forma o che tipo di strumento solare fosse. Le ipotesi vanno dai quadranti piani orizzontali, a quelli a forma di scala e quindi di altare. Nel 1994, è stato presentato il più approfondito lavoro di ricerca mai effettuato su tale argomento (E. Marianeschi, N. Severino in "Atti del VI Seminario Nazionale di Gnomonica" - S. Benedetto del Tronto, 1994).

- Orologi d'Altezza:

sono quelli che per la lettura dell'ora sfruttano l'altezza del Sole sopra l'orizzonte. Orologi solari "d'altezza" erano in uso in Egitto già nel 1500 a.C. Ne è un esempio il "Merkhet" (v.), l'orologio d'altezza "a gradini" (v.). Qualche secolo più tardi, nella Grecia era in uso il sistema degli orologi d'altezza detti "a passo", o più precisamente "decempedalis" (v.).

Gli orologi d'altezza, quasi tutti portatili (v.), sono moltissimi. Una buona parte sono citati in questo dizionario.

- Orologio d’altezza Triens di Apiano:

Triens significa "terzo cerchio" e probabilmente si riferisce anche alle dimensioni dello strumento che sono pari a circa un terzo del cerchio intero, al posto del comune quadrante che indica una quarta di cerchio su cui sono rappresentati quasi tutti i quadranti d’altezza che si conoscono. Si tratta sempre di una meridiana di altezza a proiezione stereografica.

- Orologio Anacamptico Astronomico Orizzontale:

è un orologio "catottrico" (v.) realizzato applicando uno specchio al posto dello gnomone che riflette il raggio luminoso su un tracciato orario astronomico orizzontale (R.F. 66). Lo specchio va però disposto, nel caso di questo orologio e come descritto dai due soli autori che ne hanno trattato (Kircher e Ozanam), su un piano, o muro, verticale la cui base passa ( o è prossima) per il "piede" o "base" dell’ortostilo. Si ricorda della stessa famiglia l’anacamptico verticale, descritto similmente con lo specchio sul piano orizzontale, l’anacamptico polare, equinoziale ed in qualsiasi piano irregolare.

- Orologio Anacamptico concavo:

a questa categoria appartengono alcuni strumenti (R.F. 73) portatili descritti da Kircher: 1) un vaso concavo in forma di emiciclo con uno specchio posizionato sul fondo in luogo del classico stilo. Vi sono descritte le ore astronomiche, babiloniche e italiche, le ore planetarie, gli azimut e gli almucantarat, inoltre riposta anche le "case celesti". 2) Cilindro anacamptico; 3) Cubo anacamptico, ove i tracciati orari vengono descritti all’interno delle superfici e lo specchio viene posizionato al centro del lato orizzontale superiore, di modo che si trovi equidistante dai lati rivolti a Nord e a Sud. 4) Piramide anacamptica.

- Orologio Anaclastico:

sono gli orologi descritti dalla Gnomonica Anaclastica (v.). Si ricorda quello descritto da Oddi Muzio nel 1614, in un vaso riempito d’acqua, sebbene stando a quanto egli scrisse, già Regiomontano ne costruì degli esemplari. Kircher ne tratta ampiamente nella sua "Gnomonica Anaclastica" e descrive (R.F. 76-84) 1) l’orologio anaclastico orizzontale, con le curve diurne e il tracciato orario sul fondo di una vasca contenente acqua; 2) l’orologio verticale anaclastico, descritto (sempre con l’aiuto della rete anaclastica) sulla parete interna di una scatola cubica riempita d’acqua; 3) Orologio Anaclastico Concavo (Hemisphaerio concavo), che è un semplice emisferico con stilo centrale verticale (che si crede di identificarlo con il "polos" degli antichi), e riempito d’acqua. Il tracciato orario, comprese le curve diurne, tiene conto degli angoli di rifrazione dei raggi luminosi nell’acqua. Peraltro Kircher crede i aver identificato tale orologio con quello di Achaz, famoso per la retrocessione dell’ombra operata da Isaia. Gli orologi concavi o scavati, come quelli che seguono, appartengono alla Sphaerographia Anaclastica; 4) Orologio Anaclastico Cilindrico, che Kircher denomina "Cyatho cylindraceo", cioè una ciotola, o bicchiere di forma cilindrica; 5) Cyatho conico, ovvero il cono anaclastico, il suo asse è lo gnomone; 6) Piramide Anaclastica (tetraedra); 7) Colonna Triangolare Anaclastica (prisma). Infine viene presentato il caso in cui l’apice dello stilo, o gnomone, verticale di questi orologi fuoriesce di una certa lunghezza dall’acqua.

- Orologio Anaclastico a Globo in sfera di vetro:

"Horoscopium prodigiosum" venne chiamato da Kircher che ne è l’inventore e ne diede una descrizione in Ars Magna Lucis et Umbrae. L’orologio (R.F. 97) è composto da una sfera di vetro che rappresenta il globo terrestre attaccata ad un filo collegato ai due vertici nell’interno di un globo o sfera di vetro trasparente e richiudibile come un mappamondo. Sulla sfera di vetro trasparente vengono descritti i circoli orari e i tropici, quindi si riempie per metà di acqua in modo tale che il piccolo globo all’interno resti fermo sulla superficie e funga da vertice di uno gnomone eretto come nel caso degli orologi emisferici. A questo punto, la forte luce solare penetra nella sfera di vetro e il piccolo globo proietta la sua ombra rifratta nell’acqua sulla superficie vitrea opposta della sfera. Kircher aggiunge che tale strumento non solo fornisce l’ora, ma mostra anche i giorni in cui si avranno eclissi di Luna con il suggestivo spettacolo che si riproduce all’interno della sfera. Infatti, se si conosce il giorno in cui avviene l’eclisse, si può disegnare sulla sfera la relativa curva diurna e, sovrapposta a questa, l’immagine della luna piena. In quel giorno, l’ombra del globo, quindi della Terra, percorrendo quella linea diurna, si sovrappone lentamente all’immagine della Luna mostrando in modo "gnomonico" il fenomeno dell’eclisse.

- Orologio Anaclastico-Anacamptico:

cioè che funziona per riflessione e per rifrazione contemporaneamente. Si tratta di una coppa riempita d’acqua con uno stilo verticale ed uno specchietto (R.F. 86 ). Il primo serve a produrre l’ombra rifratta in una parte della coppa; l’altro serve per riflettere il raggio di luce nell’acqua nel lato opposto della coppa.

- Orologio analemmatico:

Tipo di orologio orizzontale azimutale (v.) con stilo mobile la cui ora si legge dall'incontro dell'ombra dello stilo perpendicolare posizionato sulla data del giorno in cui si effettua l'osservazione ed un'ellisse graduata. Lo stilo si muove su una scala delle declinazioni solari (calendario). L'O.A. viene generalmente attribuito a Vaulezard che verso la metà del XVII secolo ne diede una dimostrazione. Il nome "analemmatico" è improprio per questo orologio perchè "analemmatico" si riferisce all'analemma di Vitruvio (v.) che è invece la proiezione ortografica del moto del sole sul piano meridiano.

Varianti dell'orologio analemmatico:

sono molte. Le principali sono:

- Analemmatici orizzontali.

- Analemmatici Verticali.

- Analemmatici inclinati.

- Analemmatici con stilo mobile posizionato in diversi modi rispetto al piano dell'orologio.

- Analemmatico a "stilo umano": si tratta del normale orologio analemmatico ove la funzione dello stilo mobile viene svolta dall'osservatore stesso che si posiziona sulla data relativa all'osservazione.

- Analemmatico circolare sul piano equatoriale.

- Analemmatico di Foster-Lambert:

Foster (1680) e Lambert (1777) dimostrarono che inclinando opportunamente lo stilo rispetto al piano dell'orologio, l'ellisse delle ore diventa una circonferenza con i punti orari distanziati regolarmente.

- Analemmatico di Parent: prende il nome dal suo inventore, Parent, nel 1701. Si compone di un piano semicorcolare disposto verticalmente sull'orizzonte. Sulle facciate est ed ovest si trovano due orologi normali verticale "orientale" e "occidentale" sui quali si sovrappone l'orologio analemmatico "rettilineo" perchè l'ellisse oraria, in questo modo, si riduce ad una retta.

- Analemmatico di Parent universale: un siffatto orologio, grazie alla graduazione del semicerchio verticale può essere regolato per diverse latitudini diventando un orologio universale.

- Orologio ad Anello:

è un tipo di orologio solare d'altezza già in uso ai tempi di Vitruvio (I sec. a.C.). Ha la particolare forma di un anello nel cui interno si trova il tracciato orario. Esistono vari tipi di orologio ad anello. Abbiamo la descrizione di Padre Angelo Secchi di un O. ad anello a "foro gnomonico" (v.) risalente al 189 d.C. Ma questo strumento ha la particolarità unica che il tracciato orario non è sulla superficie interna dell'anello, bensì su un fondo che chiude l'anello facendone una scatola rotonda.

L'"anello astronomico" vero e proprio fu conosciuto nel Rinascimento grazie soprattutto al matematico Gemma Frisio.

Questo orologio può essere locale ed universale, se si aggiunge un'asta per la regolazione della latitudine.

- Orologio su un’Aquila:

descritto da Kircher sul petto di un’aquila imperiale a due teste (R.F.27 ). Si tratta di un orologio equinoziale universale per le ore astronomiche, italiche e babiloniche e altri quattro orologi di cui due descritti sul collo delle due teste dell’aquila con gnomoni i rispettivi becchi e gli altri due sulle teste con gnomoni le rispettive ultime due penne delle ali.

- Orologio Armillare:

è costruito sulla superficie interna di un tronco di cilindro perpendicolare al piano dell'equatore. Lo stilo è parallelo all'asse terrestre. Questo strumento si chiama anche "Cilindro Equatoriale" perchè il tracciato orario è ricavato appunto all'interno della superficie di un cilindro disposto parallelamente all'asse terrestre.

In questo caso le linee "diurne" sono tutte circonferenze parallele fra loro.

- Orologio con Ascendenti e Discendenti:

è un tipo di orologio solare che ebbe successo nel Rinascimento, fin verso la fine del XVII secolo. Si tratta di normali orologi solari (R.F. 50) che riportano, le curve di declinazione principali corrispondenti all’ingresso del Sole nei segni zodiacali ed il tracciato astrologico per conoscere la corrispondenza fra Ascendenti e Discendenti. Fu descritto da Clavio, Kircher, Magdleine, ed altri.

- Orologio azimutale:

E' un orologio solare che, per la lettura dell'ora, sfrutta direttamente l'azimut del Sole, cioè l'angolo sul piano orizzontale che fa la direzione Osservatore-Sole con la direzione Nord-Sud. Tali orologi sono anche detti "direzionali".

Gli orologi azimutali si distinguono in:

- azimutale a stilo fisso;

- azimutale a stilo mobile, o analemmatico (v.)

- azimutale orizzontale;

- azimutale verticale

- azimutale orizzontale di Oughtred a proiezione stereografica nel piano dell’orizzonte

- Orologio Babilonico:

è quello che mostra le ore babiloniche (v.).

- Orologio Bifilare:

ideato da Michnik, prevede di utilizzare due fili orizzontali posti ad una certa altezza dal piano dell’orologio orizzontale e disposti uno in senso Est-Ovest, l’altro in senso Nord-Sud. Il punto d’intersezione delle ombre dei due fili è il punto gnomonico che permette la lettura dell’ora.

- Orologio calendariale:

E’ quello che riporta le curve diurne relative al calendario solare. Le curve possono riferirsi a qualsiasi giorno e periodo dell’anno, oppure solo all’ingresso del Sole nei segni zodiacali. Inoltre, si possono riportare le curve diurne relative a particolari giorni, quali onomastici, compleanni, celebrazioni religiosi, ecc.

A volte si realizzano orologi solari calendariali costituiti solo dalla linea delle ore 12 sulla quale si riportano i punti corrispondenti alle curve diurne normali.

- Orologio a "calice":

è realizzato nell'interno di un calice. Se ne usavano alcuni tipi nel Rinascimento. Lo gnomone è verticale.

- Orologio "Cannone":

è un orologio orizzontale dotato di un cannoncino vero che spara un colpo nel momento del mezzogiorno solare vero per mezzo di una miccia che viene accesa da una lente d'ingrandimento orientata verso il Sole.

- Orologio a "Cappello filtrante":

si tratta sostanzialmente di un orologio ricavato sulla superficie esterna di un cilindro verticale sulla cui testa vi era una sorta di cappello circolare che gettava un’ombra, sul cilindro, di tipo parabolico. Le ore venivano segnate dal vertice di questa curva d’ombra. Ma esisteva il problema che il vertice d’ombra non era facilmente individuabile. A. Kircher propose, nel XVII secolo, di praticare dei tagli radiali ravvicinati nel cappello gnomone per distinguere più nettamente il punto di lettura dell’ora. Tale soluzione avrebbe dato vita allo "Stilo a Pettine" (v.).

- Orologio "Cappuccino":

è un orologio d'altezza "rettilineo" perchè le linee orarie sono tutte delle rette, la cui origine è un pò misteriosa. Alcuni lo rimettono al monaco francese P. De Saint Rigaud nel XVII secolo, altri sostengono che derivi dalla "Navicella Veneziana", altri ancora ipotizzano che risalga ancora più indietro nel tempo. Venne chiamato "cappuccino" molto probabilmente per la forma del tracciato orario, simile (se si vuole) al cappuccio dei frati.

- Orologio "Cilindrico":

è quello che viene generalmente ed impropriamente denominato "meridiana del pastore". E' questo un orologio d'altezza rettilineo divulgato nell'Occidente Cristiano per la prima volta dal monaco tedesco Ermanno Contratto, attorno al 1020. La sua descrizione si trova nel "De Mensura Astrolabii Liber" che scrisse a quell'epoca. L'appellativo usato da Contratto è "Gnomone girevole da viaggio" in quanto lo gnomone, perpendicolare al cilindro, si posizione sulla data corrispondente all'osservazione dell'ora girando sulla testa del cilindro. Il termine "meridiana del pastore" è generico ed è entrato a far parte del lessico gnomonico forse nel tardo Rinascimento, forse per il fatto che era un orologio comunemente in uso presso i pastori e sulle zone montagnose.

- Orologio su Cilindro Incavato:

è la realizzazione della meridiana cilindrica senza stilo. Le ore venivano segnate all’interno della superficie cava tagliata in due nel senso del suo asse formando un semicilindro. Da stilo fungevano gli spigoli dell’intaglio.

- Orologio Cilindrico Orizzontale:

si tratta di un normale cilindro disposto orizzontalmente e ruotabile attorno al suo asse. Lo gnomone è quindi fisso, ma il principio è lo stesso dell’orologio del Pastore (v.). Risulta che questo orologio era in uso presso i popoli arabi, già nel XII-XIII secolo. Il Gesuita A. Kircher diede il modo di costruire un orologio solare su un cilindro fisso posto perpendicolarmente all’orizzonte, ma senza spiegare nulla sullo stilo di questo orologio che, come detto, all’inizio era fisso. Notizie in proposito si trovano invece in una lettera di J.B. Benedictus, ove insegna la costruzione di questo orologio e prescrive la lunghezza dello stilo, o addirittura di tre gnomoni uguali. Questa pluralità di gnomoni parve incomoda a Padre Quenet che sostituì, ingegnosamente, con un cerchio posto intorno al cilindro che funziona similmente al cilindro a "cappello filtrante".

- Orologio su Colonna Tertracicla (Columna tetracycla):

è un orologio solare (R.F. 20 ) descritto da Kircher e ricavato su quattro semicilindri posti su una colonna. Quattro gnomoni a forma di tavoletta funzionano per le parti concave, mentre lo spigolo di ogni semicilindro fa da gnomone e proietta la propria ombra sulla parte piana del semicilindro successivo. I pezzi attaccati alla colonna vengono chiamati "Radius Solidus". Nel descrivere questo orologio Kircher richiama l’opera gnomonica di Theodosius Rubeus Privernas che ancora oggi si vede nel giardino del Quirinale. In effetti è un orologio molto simile. Kircher rammenta che lo stesso orologio può essere realizzato su una colonna "hesacycla", "heptacycla", ecc.

- Orologio su colonna ottocicla:

Orologio formato da una colonna a otto facce incavate (octocyclae), sulla quale sono disposte le figure dei venti con i nomi (R.F. 99), Eolo con una verga tridente seduto su un delfino che funge da indice dei venti. Negli emicicli cilindrici sono descritte, in G (vedi figura) le ore astronomiche; in H le ore Italiche e Babiloniche; in I le ore Planetarie; in K le linee del dominio delle "Case Celesti". In questo orologio lo stilo per le ore è il vertice della verga tridente di Eolo che ruota sulla testa della colonna.

- Orologio su Coltello:

in uso nel Rinascimento, il "coltello gnomonico" è in effetti un orologio solare d’altezza rettilineo, realizzato sul manico di un coltello. Un prima descrizione in italiano, con bellissime incisioni, fu data da Valentino Pini nel suo libro "Fabrica de gl’horologi Solari", nell’edizione del 1591.

- Orologio "Columbam universale":

si tratta di un orologio portatile inventato da A. Kircher nel XVII secolo, che ha appunto la forma di una colomba (fig. 8 ). E' comunque uno strumento molto simile alla "navicella veneziana" (v.).

- Orologio Conico:

è quello che si fa sulla superficie di un cono.

- Orologio su Conchiglia:

unico esempio di questo orologio solare, il cui tracciato orario fu eseguito nel guscio interno di una conchiglia di mare, fu dato da P.S.M. Magdleine nella sua "Horlogiographie" del 1691.

- Orologio solare "Cozza":

Dal nome dell’inventore Prof. Conte Enrico Cozza, 1903. E’ un orologio solare polare con quadrante cilindrico concavo e punto gnomonico a foro sistemato sull’asse del cilindro. Le linee orarie, sistemate su due quadranti contigui sovrapposti, sono semi-lemniscate del tempo medio: sono tutte uguali ed equidistanti. Le linee diurne sono circonferenze direttrici della superficie cilindrica, tutte parallele. Un nonio frazionale facilita l’interpolazione delle letture fuori delle ore intere e dei quarti d’ora. E’ una meridiana universale perchè può essere usata in ogni punto della Terra.

- Orologio su Croce:

si realizza sulla superficie di una croce. Per questo è detto anche "croce gnomonica". Fa parte della gnomonica "anaclastica" (v.)

- Orologio Cubico:

tipo di orologio poliedrico a forma di cubo. Vengono utilizzate 5 facce sulle quali si trovano un orologio orizzontale e 4 verticali tra cui uno orientale, occidentale e settentrionale.

- Orologio su Cubo Concavo:

Kircher, nelle sue invenzioni gnomoniche, inserisce quelle relative alla descrizione del "Planisphaerium sciathericum", cioè dei tracciati orari e dei circoli celesti, anche per le superfici di corpi poligonali concavi. Il Cubo concavo è uno di questi (fig. 9 ).

- Orologio in un Cubo Scavato:

Kircher descrive un’orologio che chiama "quadrante concavo" (R.F. 39 ). Si tratta di un orologio realizzato su una superficie concava scavata all’interno di un cubo, come si vede nella figura. Lo stilo è il filo AB (per il funzionamento si veda il Libro Primo).

- Orologio "Decempedalis":

metodo di computo del tempo, per mezzo dell'altezza del Sole, in uso nell'antica Grecia. Si misurava la lunghezza dell'ombra del proprio corpo (statura) all'impiedi con una misura che si chiamava "piedi". Tale metodo è citato da vari autori come Menandro, Aristofane, Polluce, Ebulo, Ateneo, ecc. Tale metodo potrebbe essere stato denominato anche "Stoicheion", come cita Aristofane. Un fatto singolare è che tutte le citazioni degli autori antichi di questo "orologio" è in relazione con l'indicare i momenti del pranzo o, più specificatamente, della cena serale.

- Orologio Declinante:

è l'orologio realizzato su un piano verticale, perpendicolare all'orizzonte, ma declinante dal piano del Primo Verticale (v.).

- Orologio declinante dall’Orizzonte:

fu descritto da P.S.M. Magdleine in questo modo: "La superficie di questi orologi solari è girata ed inclinata direttamente all’Oriente, oppure ad Occidente; due verso il Cielo e due verso la Terra". Di questi piani si prende la loro inclinazione rispetto al verticale.

- Orologio solare Direzionale:

appartengono a tale categoria gli orologi nei quali per ricavare l’ora viene utilizzato l’angolo orario del Sole, cioè l’angolo compreso tra il meridiano del luogo e il punto della sfera celeste occupato dal Sole nel momento in cui si effettua la misurazione.

- Orologio "Dittico":

si tratta di un orologio portatile realizzato su due tavole di legno, avorio o altro materiale, ortogonali tra di loro e chiudibili su di un lato per mezzo di una cerniera. Sulle superfici interne venivano realizzati orologi orizzontali e verticali a ore astronomiche, italiche, babiloniche, orologi concavi, con aggiunta di bussola ed ornamenti vari, e non di rado anche tavole per la lettura delle "ore planetarie" (v.) Questi orologi possono essere adatti per una sola latitudine o per varie latitudini (dittici universali).

- Orologio Eliocaustico:

è un orologio che mostra le ore per mezzo del rumore prodotto dallo scoppio della polvere. Si ricorda per esempio il noto "cannoncino solare" che nel momento del mezzodì, i raggi del Sole (al meridiano) arrivano a perpendicolo sul piano di una lente che li concentra nel piano focale ove brucia una miccia provocando lo sparo del cannoncino. L’orologio eliocaustico descritto da Kircher, invece, è completamente diverso. Si tratta di un vaso emisferico (R.F. 100) in cui siano state descritte le ore Italiche. Al centro del vaso si erge uno stilo sul cui apice è apposto una sfera cristallina che funge da lente focale. Le linee orarie intere sono state scavate, ottenendo dei piccoli canaletti riempiti di polvere pirica. Quando i raggi del Sole focalizzati dalla lente passano su tali canaletti bruciano la polvere provocando rumore e fumo. Kircher lo denominò pure orologio "Solare-ustorium".

- Orologio Ellittico:

è un orologio universale in cui i cerchi di latitudine sono rappresentati da ellissi.

- Orologio emisferico ad ore italiche:

è un esemplare unico trovato in scavi archeologici ad Istanbul, nel 1978, nei pressi della famosa chiesa di S. Irene. Ha, però, la particolarità di avere incisa la numerazione oraria in modo errato, ma potrebbe trattarsi di un ritocco apportato in tempi successivi da qualche curioso. E’ comunque un pezzo molto importante per le indagini storiche sulla gnomonica bizantina. E’ attualmente custodito a Topkapi.

- Orologio Equatoriale (o Equinoziale):

ha il quadro orario circolare disposto parallelamente al piano dell'equatore celeste. Si distingue in:

- Orologio Equatoriale Inferiore, il cui tracciato orario si trova nella parte inferiore del quadro.

- Orologio Equatoriale di Mayr, costituito da tre orologi cilindrici con tracciato sulla superficie interna, recanti sistemi orari italico, babilonico, astronomico.

- Orologio Equatoriale di Penther;

- Orologio Equatoriale Superiore, il cui tracciato orario si trova sulla parte superiore del quadro, rivolto verso il Polo Nord.

- Orologio Equatoriale universale.

- Orologio Equinoziale ad ore Italiche:

è il normale orologio equatoriale con il tracciato per le ore italiche. Piuttosto raro, fu descritto ultimamente da P.Biagio La Leta alla fine del secolo scorso.

- Orologio a Filo di Perle:

è uno strumento composto da un filo (fig. 10) suddiviso da dodici perline che disposto verticalmente proietta la sua ombra sul piano orizzontale. L’ora può ricavarsi misurando la lunghezza dell’ombra orizzontale e confrontandola con quella calcolata nelle tavole delle ombre "rette".

- Orologio Floreale:

è un orologio non solare, formato da piante di fiori che si dischiudono a ore stabilite che messe in un certo ordine danno approssimativamente la successione oraria diurna e notturna. Fu inventato e utilizzato dal botanico Linneo nel XVIII secolo.

- Orologi "Geografici":

sono in genere degli orologi solari murali verticali sul cui quadro viene tracciata una mappa del mondo con tutti i riferimenti geografici. Serve, principalmente, a fornire l'ora locale delle varie ed importanti città del mondo. Per curiosità si ricorda l’orologio geografico di Kircher denominato "Horoscopium Geographicum universale Societatis Iesu" che serviva per conoscere l’ora locale dei vari collegi gesuiti sparsi nel mondo (fig. 11) (fig. 12). Un simile strumento, a forma di croce, Kircher lo espose nel suo Museo.

- Orologio giudaico:

è quello che mostra le ore antiche, giudaiche, o temporali (v.).

- Orologio a Globo:

viene detto anche "Meridiana sferica", si realizza sulla superficie di un globo (vedi orologio naturale). Kircher descrisse il globo gnomonico o Astrolabio gnomonico sferico, con uno stilo a "pettine" (v.) e con stilo a doppio braccio (v.).

- Orologio a Globo in una Sfera di cristallo:

descritto da Kircher nella "Magia Horographica", è una piccola sfera di vetro sulla quale vengono riportati i circoli celesti. Viene adagiata al centro della sfera grande di cristallo, divisa a metà, ove è stato scavato l’apposito alloggio. Lo stilo è un filo aureo, o d’argento (R.F. 94).

- Orologio a "gradini":

è un antico orologio solare d'altezza, di cui se ne è trovato uno splendido esempio in Egitto, risalente al 1500 a.C. circa. E' simile ad un altare con due scalinate, a destra e a sinistra e con una piattaforma centrale. Gli studiosi ipotizzano che un orologio simile potrebbe essere appartenuto al re Achaz e sul quale Isaia operò la "retrogradazione" (v.) dell'ombra.

- Orologio "Hemerologium Ecclesiasticum- Astronomicum":

E’ uno speciale orologio orizzontale senza tracciato orario, recante solo le curve di declinazione diurne corrispondenti ai segni zodiacali. Negli spazi tra le curve diurne vengono riportate le effemeridi dei santi mentre nelle altre parti rimanenti sono riportati dati astronomici come la declinazione del Sole, durata del giorno, i crepuscoli ecc. Appartiene alla gnomonica Kircheriana (fig. ).

- Orologio "Sciathericum Iatrico-Georgico-Oeconomicum":

fa parte della Gnomonica Fisico-Astrologica (v.) di Kircher. Si tratta di uno "Zodiaco Gnomonico" (v.) suddiviso in otto spazi senza tracciati orari. Il primo spazio contiene i segni zodiacali, seguono in ordine le lettere delle "elezioni" flebotomiche, cioè il tempo idoneo per i salassi; le medicazioni; i "balnea" depuranti, ecc. Naturalmente tutte queste indicazioni sono puramente di tipo calendariale.

- Orologio Inclinato:

è l'orologio ricavato su di un piano inclinato. La linea orizzontale non passa mai per il Piede dello Stilo (v.) (Ozanam).

Gli orologi inclinati possono essere orientati verso Sud e verso Nord, e si chiamano Orologi Inclinati Meridiani e Settentrionali. Ancora essi possono essere rivolti ad Est o ad Ovest prendendo il nome di Inclinati orientali e Inclinati Occidentali.

Inoltre, gli orologi inclinati verticali possono essere anche declinanti.

- Orologio Iperbolico:

è un quadrante universale in cui le linee orarie sono rappresentate da iperboli (Ozanam) (fig. 13 ).

- Orologi Irregolari:

nel secolo XVIII venivano definiti Orologi Irregolari quelli il cui piano è declinante o reclinante rispetto al piano dell’orizzonte o del verticale.

- Orologio Italico:

è quello che mostra le ore italiche (v.).

- Orologio su lettere:

detto anche "caratteristico" o "su caratteri": Kircher descrisse due orologi del genere uno ideato per la sigla della Compagnia di Gesù: IHS, l’altro per il nome di Ferdinando al quale il libro era dedicato (R.F. 26-27 ). Il primo orologio prevede la scritta IHS con una croce sulla H in cui le ore sono segnate sui bordi interni ed esterni delle lettere e gli gnomoni sono gli spigoli delle lettere stesse. Si usa come un orologio equinoziale.

- Orologio Lunare:

utilizza l'ombra della Luna al posto dell'ombra del Sole. Il tracciato orario quindi viene costruito in funzione del moto apparente della Luna.

- Orologi "Magnetici":

sono particolari tipi di orologi azimutali portatili descritti dal gesuita A. Kircher nel suo libro "De Arte Magnetica" e perfezionati in "Ars Magna Lucis et Umbrae". Uno di questi, bellissimo (R.F. 101-102-103 ), è fatto su di un disco circolare e reca in quattro diversi e separati spazi le ore astronomiche, italiche, Babiloniche, planetarie, il dominio delle "Case Celesti" e gli "Ascendenti e Discendenti". Un altro modello è ricavato sulla superficie di un cilindro verticale.

Un altro noto modello è denominato "orologio magnetico di Dieppe", inventato da C. Bloud nella metà del XVII secolo.

- Orologio a "marea":

speciale orologio nautico che permetteva di determinare il ritardo della Luna sul Sole e la lettura del valore dell’ora di porto. La somma di queste due grandezze dava l’ora dell’alta marea.

- Orologio "Merkhet":

nome attribuito ad uno strumento trovato in Egitto e risalente al 1500 a.C. circa che ha la forma di una T con delle tacche incise. In effetti, non si conosce l'esatta denominazione di questo strumento, mentre il termine "merkhet", secondo gli egittologi, dovrebbe indicare una più complessa apparecchiatura, con la quale operano almeno due persone, che serve per misurazioni di astronomia di posizione e quindi anche per la misura del tempo.

- Orologio Monumentale:

vanno sotto questo nome tutti gli orologi solari di grandi dimensioni, realizzati per impianti gnomonici pubblici. Sono monumentali gli orologi murali grandi, gli equatoriali degli osservatori astronomici all’aperto, o quelli installati in giardini pubblici. Una categoria molto importante degli O. monumentali è quella a cui appartengono le meridiane a "luce" (v.) realizzate nei grandi templi religiosi, come quella della basilica di S. Sofia, di S. Petronio, di S. Maria degli Angeli e via dicendo.

- Orologio Multiforme:

e' un complesso di piccoli orologi solari realizzati su diversi piani e superfici raggruppati in un solo strumento. Un classico esempio ci viene da O. Fineo che ce ne propone uno simile con orologi di varie forme.

- Orologio Naturale:

è quello che si fa sulla superficie di un Globo e che mostra le ore senza alcuno stilo (Ozanam). (Vedi pure orologio a Globo).

- Orologio "Navicella Veneziana"

denominata "Navicula de Venetiis" nelle descrizioni che si conoscono in codici del XIII e XIV secolo. E' un orologio solare d'altezza rettilineo intagliato a forma di navicella. In alcuni codici latini del XIV secolo venne denominato, senza nome, come "strumento matematico a forma di nave".

- Orologi "Notturni" stellari:

vengono denominati "Notturnali" o "Notturlabi" e sono strumenti portatili che utilizzano la posizione delle stelle sulla sfera celeste per ricavare l'ora durante la notte. Nel XVI secolo conobbero la loro maggiore diffusione.

- Orologio Occidentale:

viene detto anche "Occaso", "Meridiano", è realizzato su una superficie che giace nel piano meridiano, nella parte rivolta ad occidente.

- Orologio Orientale:

viene detto anche "ortivo", "meridiano", è l'orologio solare realizzato su una superficie che giace nel piano meridiano nella parte rivolta ad Est. La linea sustilare è verticale e coincide con la retta oraria del mezzogiorno.

- Orologio Orizzontale:

E' il classico orologio solare realizzato su un piano orizzontale, parallelo quindi al piano dell'orizzonte.

- Orologio Orizzontale Ellittico Universale:

denominato ellittico perchè si costruisce in base ai principi della proiezione ortografica della sfera e in cui i Circoli non sono più perpendicolari al Piano di Proiezione, ma si rappresentano con delle ellissi (Ozanam) (fig. 14 ).

- Orologio Orizzontale Geografico:

e’ un orologio orizzontale calcolato per una data latitudine, ma con un tracciato orario speciale idoneo a mostrare l’ora di tutti i luoghi della Terra (Ozanam).

- Orologio Orizzontale Iperbolico Universale:

Si chiama in questo modo un orologio in cui le linee orarie sono delle iperboli e le linee delle latitudini sono delle rette (Ozanam).

- Orologio Orizzontale Mobile:

E’ composto da due tavole di materiale duro applicate l’una sull’altra e congiunte nel centro per mezzo di un piolo o chiodo tondo. Il piano dell’orologio orizzontale può essere regolato in latitudine facendolo scorrere su una scala graduata a forma di quarta di cerchio. Questo strumento serve per tracciare orologi solari su tutte le sorte di piani (Bion).

- Orologio Orizzontale Parabolico Universale:

Si chiama in questo modo un orologio universale in cui le linee orarie sono delle parabole e le linee delle latitudini delle linee rette (Ozanam) (fig. 15 ).

- Orologio Orizzontale per Riflessione:

Fu descritto per la prima volta da Kircher e ripreso da J. Ozanam nel suo "Traité de Gnomonique" del 1699. Prevede un piccolo specchio predisposto a ricevere i raggi del sole nel punto occupato dal vertice dell’assostile.

- Orologio del pastore: (v. orologio cilindrico).

- Orologio su piramide tetraedra:

è un orologio portatile a forma di piramide tetraedra (R.F. 22, 30 ).

Kircher prevede l’applicazione di diversi stili a questo orologio come per esempio la piramide con stilo a doppio braccio (v.) a forma di animale o a forma di lance tenute da una piccola statuetta posta sulla sommità della piramide. Ancora lo stilo può essere a "pettine" (v.), sia su piramide che su cono.

- Orologio Planetario:

non di rado si osservano sui muri di ville antiche, soprattutto di epoca rinascimentale, degli orologi solari con riferimenti ai pianeti e simbologie astrali varie. Ognuno di questi orologi riporta il tracciato delle ore temporarie, dette anche planetarie, appunto perchè, abbinate ad una speciale tavola astrale detta "dei Reggenti", è possibile stabilire, secondo le antiche credenze, l’influsso astrologico che ogni pianeta ha nelle singole ore della giornata per i singoli giorni della settimana. L’orologio planetario è quindi un semplice orologio ad ore temporarie. La "Tavola dei Reggenti", permette di leggere l’influsso di ogni pianeta nelle ore della giornata. I simboli dei pianeti sono riportati anche lungo il tracciato orario.

Nella tavola seguente si riportano i tracciati delle "case celesti" secondo i metodi di Giovanni da Campano e Giovanni Regiomontano.

- Orologio Polare:

ha il piano rivolto a Sud, la linea orizzontale che interseca i punti Est ed Ovest ed è rialzato sull'orizzonte Nord di un angolo pari alla latitudine del luogo. Lo stilo è perpendicolare al piano.

- Orologio Polare Declinante:

descritto per la prima volta da P.S.M. Magdleine come un orologio che si costruisce molto di rado e solo per grandi "mostre di pietra", cioè su grandi manufatti in pietra tagliati in più piani ed in particolare in quelli che consistono in due grandi cerchi della sfera, tagliati in forma di ottagono, cioè vale a dire a 8 piani e solo sulla superficie esterna di questi.

- Orologio Polare Universale:

si tratta di un orologio polare descritto su una croce (v. orologio a croce) la quale, opportunamente inclinata a seconda delle latitudini, può rendere l’orologio stesso universale (Ozanam).

- Orologi Poliedrici:

sono quelli realizzati su solidi poliedrici a più facce. In questo modo, possono raggrupparsi in un solo strumento quasi tutte le varietà di orologi solari sui più diversi piani. Si ricorda l'orologio poliedrico di Stefano Bonsignori, del 1570 e molti altri esemplari simili, molto più gradi, realizzati per giardini reali nei secoli XVIII-XIX, che possono presentare diverse decine di facciate, per centinaia di orologi raggruppati in un solo strumento. Magdleine distingue quelli sul cubo, l’Ottaedro che consiste in due piramidi, l’una sull’altra, base contro base, quelli ottagonali, esagonali e via dicendo. I poliedri a 26 facce ospitano 6 orologi ottagonali, 8 esagonali e dodici quadrati. Ci sono i poliedri a dodici piramidi quadrangolari che fanno 48 facce triangolari di lati uguali.

- Orologio portatile:

è un orologio solare di piccole dimensioni che può essere portato ovunque. Esso può essere locale, valido entro una piccola fascia di latitudine, oppure universale (v.).

- Orologio su Prisma esagonale concavo:

descritto da Kircher è un orologio descritto sulle superfici concave di un prisma esagonale (fig. 16 ).

- Orologio su Prisma Ottagonale:

è un orologio il cui tracciato orario è esteso sulle superfici di un prisma a otto facce (R.F. 10).

- Orologio su Prisma Pentacyclo:

è un orologio ideato da Kircher su un prisma pentagonale con facce concave (R.F. 21).

- Orologio "Prosciutto" (a forma di):

si tratta di un esemplare unico ed eccezionale per la sua peculiare forma a coscia di prosciutto. Fu rinvenuto l'11 giugno del 1755 ad Ercolano. Una descrizione completa e precisa fu data nelle Antiche Pitture d'Ercolano, pubblicate nel 1762. Si tratta sempre di un orologio solare d'altezza con il tracciato orario calcolato per una superficie non piana (appunto quella di un prosciutto) e che ha per gnomone un pezzo della "coda" del prosciutto.

- Orologi su quarta di cerchio:

sono i classici "quadranti", così denominati semplicemente perchè sono realizzato su una quarta di cerchio graduata da 0 a 90 gradi.

Si capisce quindi come sia improprio oggi il termine "quadrante" solare col quale vengono generalmente ed erroneamente denominati tutti i tipi di orologi solari esistenti.

Di orologi a "quadranti" ne esistono moltissimi tipi, a cominciare dal "quadrante" d'altezza vero e proprio che ha anche la funzione di orologio solare utilizzando sul "dorso" un tracciato orario. Questi strumenti furono sviluppati dagli Arabi insieme agli astrolabi (v.)

- Orologi Reclinanti:

sono quelli che si tracciano su dei piani che non sono verticali, ma inclinati dallo Zenit verso il Polo Nord con un angolo maggiore o minore di quello del piano equatoriale. In pratica sono orologi costruiti su piani il cui lato superiore è più distante dall'osservatore rispetto al lato inferiore.

- Orologi Regolari:

nel secolo XVIII era in uso definire gli Orologi Regolari quelli il cui piano è equidistante dall’orizzonte (Orizzontale, Equinoziale, Polare, Verticale, Meridionale, ecc.), per differenziarli da quelli Irregolari il cui piano rispetto all’orizzonte è inclinato o reclinato (Alberto Pappiani, "Della Sfera Armillare", 1745.

- Orologio Rettilineo:

è quello in cui tutto ciò che è necessario per conoscere le ore è rappresentato da linee rette (Ozanam).

- Orologio Rettilineo di Regiomontano:

è il primo orologio rettilineo universale dell’Occidente Cristiano. Inventato quasi sicuramente da Giovanni Muller detto Regiomontano verso la fine del XV secolo.

- Orologio a Riflessione:

inventato nel XVII secolo, molto probabilmente da Georg Schoenberg che ne diede una dimostrazione nel suo libro "Demonstratio et Constructio Horologiorum novorum. Radio recto; refracto in Acqua; reflexo in speculo; solo magnete horas astronomicas, italicas, babylonicas indicatium", pubblicato nel 1622, cioè 25 anni prima che E. Maignan pubblicasse il libro in cui parla di questi orologi riflessi. Questi nuovi orologi "solari" hanno dato vita a quella che venne chiamata, da allora in poi, la "Gnomonica Riflessa" (v.).

- Orologi a Rifrazione:

si tratta di speciali orologi solari concepiti per funzionare in vasi riempiti d'acqua e per mezzo della rifrazione dei raggi solari. Una prima descrizione e metodo di costruzione, sebbene empirico, fu data da Oddi Muzio nel libro "Trattato de gl'Horologi Solari" del 1614, quando ancora le leggi della rifrazione dovevano essere pronunciate in forma matematica definitiva. Le origini di questo strano orologio, ci informa Muzio, risalgono a Regiomontano che ne costruì alcuni esemplari. Il tracciato orario, in questi orologi, tiene conto dell'angolo di rifrazione dei raggi solari. In genere venivano realizzato in coppe, vasi e recipienti concavi.

- Orologio "Sciathericum Botanologicum":

fa parte della Gnomonica Fisico-Astrologica di Kircher. E’ un orologio solare orizzontale (R.F. 46) che riporta lo "Zodiaco Gnomonico" (v.) senza tracciato orario. Al centro dell’ "Zodiaco" domina una grande figura umana. Ai lati dello "Zodiaco" le curve diurne sono divise in vari settori ognuno dei quali riporta le piante, i medicinali e le cure per le relative malattie, o sintomi patologici. Quindi è un orologio che indica a mezzo dell’ombra del sole, quali piante ed erbe sono utili per curare le melattie del corpo ed il quale periodo vanno utilizzate.

- Orologio "Sciathericum Geometricum":

è uno speciale strumento (R.F. 87)che serve come orologio solare orizzontale e a trovare l’altezza e la grandezza degli oggetti con l’osservazione dell’ombra dello stilo divisa in dodici parti.

- Orologio Settentrionale:

è realizzato su di una superficie verticale che giace nel piano del Primo Verticale, nella parte direttamente rivolta al Nord. E' un tipo di orologio molto raro perché utile solo per brevi periodi dell'anno. Lo stilo fa un angolo con la verticale pari al complemento della latitudine.

- Orologio in una Sfera di cristallo:

è un orologio polare, con ortostilo, il cui piano è stato incollato al centro di una sfera di cristallo tagliata in due parti e poi ricongiunta (R.F. 93).

- Orologio Sferico a Globo:

è quello che si descrive sulla superficie convessa di un globo. Strumento in uso fin dall’antichità. Si ricorda il globo di Matelica e di Prosymna tra i più antichi.- Orologio a Stella:

E’ un orologio solare a forma di stella disposto nel piano dell’equatore. Può essere composto da una meridiana equatoriale superiore ed inferiore e di meridiane polari sui piani esterni. Una meridiana famosa di questo genere è quella di Frate Arsenio che realizzò sui bordi del lago di Annecy.

- Orologio Testuggine:

è un orologio solare inventato da Kircher che ha la strana forma di una tartaruga (R.F. 40).

- Orologio Universale:

è un orologio che serve per diverse latitudini, in diverse località. In genere è un orologio portatile, di piccole dimensioni.

- Orologio Fotosciaterico Polare su un Uovo di Gallina:

Nella "Magia Horographica", ultimo capitolo di gnomonica che chiude il libro Ars Magna Lucis et Umbrae, Kircher descrive degli orologi solari davvero insoliti (R.F. 88 e seg.). Ne citiamo alcuni per curiosità: 1) su un Uovo, è un orologio sì fragile, ma davvero caratteristico in quanto viene descritto sulla superficie di un uovo di gallina, meglio se di struzzo o simile. L’uovo viene prima ripulito dell’albume e del tuorlo per mezzo di due fori praticati alle due estremità della figura ellittica. Quindi, viene realizzato un orologio polare astronomico con circoli celesti sulla sua superficie (come nella figura). Praticato un foro nel piano equatoriale, nella parte opposta, si dispone l’orologio come un normale Polare, e l’osservatore retrostante può leggere l’ora per mezzo della macchia di luce prodotta dal raggio luminoso entrato dal foro nell’uovo; 2) su un Cilindro di Carta, trasparente, in modo tale da proiettare sulla superficie opposta l’immagine di uno scheletro che brandisce una falce in luogo dello gnomone; 3) in un Cubo di materiale trasparente, su un lato vi è lo scheletro con il coltello che funge da gnomone, sulla parte opposta il tracciato orario sul quale si proietta l’immagine dello scheletro; 4) in "loco discontinuo", cioè sulle pareti con piani diversi, su superfici qualunque, negli antri dei palazzi; 5) In un Cilindro di vetro, su un piano verticale disposto all’interno del cilindro e con stilo il cappello del cilindro stesso.

- Orologio verticale:

E' l'orologio solare ricavato su una superficie che giace nel piano verticale, perpendicolare quindi al piano dell'orizzonte. Sono i noti orologi solari murali verticali. La linea orizzontale passa sempre per il Piede dello Stilo (v.) e interseca la linea meridiana sempre ad angolo retto.

L'orologio verticale può essere declinante (v.) e inclinato declinante quando la sua superficie è nello stesso tempo inclinata sull'orizzonte e declinante dal Primo Verticale; infine può essere "reclinante" (v.).

- Orologio a Vetrata:

Nel Rinascimento era invalso l’uso di realizzare orologi solari di grande pregio artistico sulle vetrate di abbazie e castelli. Lo stilo era impiantato al di fuori, mentre l’ora si poteva leggere dall’interno. A causa della loro fragilità, ne esistono oggi pochi esemplari.

- Orologio su Zoccolo:

Si tratta di un vero e proprio orologio solare ricavato sul fondo di un normale zoccolo. Fu presentato per la prima ed unica volta da Oddi Muzio nel suo "Trattato de gl’horologi solari" del 1614.

- Orometro:

strumento descritto da Cristoforo Clavio in un libro manoscritto sconosciuto dal titolo "Libello de fabrica, et usu instrumenti cuiusdam Horometri", citato da Kircher. Si tratta probabilmente di uno strumento di osservazione per determinare la linea meridiana sull’orizzonte e l’altezza del Polo. A questa scopo servirono altri strumenti simili inventati da Pietro Nonio e Christophoro Crienbergerio (R.F. 3).

- Orologi Vitruviani: (in ordine alfabetico relativamente alle citazioni di Vitruvio):

  Antiboreum:

L'unica ipotesi su tale strumento è che, probabilmente, si tratta di un orologio del tipo "Boreale" (v.), o comunemente "Settentrionale".

  • Arachnen:
  • Attribuito da Vitruvio ad Apollonio di Perge, si tratta probabilmente di un orologio solare, su un piano orizzontale, con il tracciato orario arricchito delle "curve diurne". In tal modo il tracciato ricorda la forma della tela di ragno da cui deriverebbe l'etimologia del nome arachnen.

  • Conarachnen:
  • potrebbe essere uno orologio solare realizzato sulla superficie di un cono con le linee diurne che insieme al tracciato orario formano la famosa "tela di ragno".

  • Conum:
  • attribuito a Dionisidoro, è senz'altro uno strumento realizzato all'interno o all'esterno di una superficie conica. Nei reperti archeologici ritrovati questi modelli hanno l'asse del cono parallelo all'asse terrestre.

  • Discum in Planitia:
  • Attribuito sempre ad Aristarco di Samo, si tratta forse del classico orologio solare orizzontale, appunto ricavato su un piano (disco in piano) parallelo a quello dell'orizzonte.

  • Hemicyclium:
  • attribuito a Beroso Caldeo del III sec. a.C., è un orologio ricavato in una semisfera scavata in un cubo e tagliata nella parte inferiore di un angolo pari alla latitudine.

  • Pelecinum:
  • attribuito a Patrocle, vissuto nel III secolo a.C., il Pelecinum viene identificato con un antico orologio a forma d'ascia. Purtroppo, ultimamente sono emersi determinanti elementi a favore di una diversa ipotesi che prevede un sicuro errore di interpretazione del termine da parte dei compilatori e scrittori dei primi secoli dell'era volgare. Con ogni probabilità il termine Pelecinum è la storpiatura del termine originale Pelignum che emerge in un manoscritto del IV secolo attribuito a Cezio Faventino. Il pelecinum, per il quale non esiste una sola ipotesi di qualche attendibilità, è quindi un'invenzione dei trascrittori. L'orologio citato da Vitruvio è perciò il Pelignum (v.)

  • Pelignum:
  • tale termine entra a far parte della storia della Gnomonica solo da qualche anno e viene identificato per la prima volta con l'orologio a forma d'ascia che si vede nel disegno del mosaico della "Villa di Treviri" conservato al Landesmuseum, dall'autore di questo libro nell'opera "Storia della Gnomonica" edita nel 1992. Il Pelignum è ben descritto nel manoscritto di un anonimo attribuito a Cezio Faventino del IV secolo. E' costituito da due lastre marmoree incernierate con uno stilo al centro nella parte alta della giuntura. Una faccia serve per la mattina, l'altra per il pomeriggio (Fig. 17) .

    Pharetram:

    il termine dovrebbe stare ad indicare un orologio fatto a forma di faretra, cioè una forma simile al serbatoio delle frecce. Purtroppo l'identificazione di questo strumento è tra le più difficili della gnomonica.

  • Plinthium:
  • attribuito a Scopinas di Siracusa (presumibile architetto), è forse un orologio solare, o un complesso di orologi solari ricavati su di un parallelepipedo marmoreo, appunto un plinto, di cui una faccia (quella anteriore) potrebbe essere incavata. Questo spiegherebbe il termine "plinthium sive lacunar".

  • Pros pan klima:
  • attribuito a Teodosio e Andrea, si tratterebbe del primo orologio solare portatile universale. Infatti, il significato del termine è "per ogni luogo" come ad indicare un orologio adattabile ad ogni latitudine. Non si hanno certezze però circa la forma dello strumento.

  • Pros ta istoroumena:
  • sempre della famiglia dei "viatoria pensilia", cioè degli orologi solari pensili da viaggio, si tratterebbe forse di un orologio portatile locale, adatto per una sola latitudine. Le ipotesi circa la forma di questo orologio propendono a favore dell'anello circolare a cassa, del tipo descritto da P. Angelo Secchi (vedi orologio ad anello).

  • Scaphen o Hemisphaerium:
  • attribuito ad Aristarco di Samo. Si tratta dell'orologio emisferico tradizionale, cioè di un orologio ricavato in una semisfera cava orizzontale. Potrebbe essere identificato con l'antico "Polos" (v.). Lo stilo si ipotizza disposto perpendicolare al piano orizzontale, ma non è da escludere che nella tradizione antica esso fosse posto inclinato, parallelamente all'asse terrestre e che uno strumento simile potrebbe essere stato il vero "Polos", da cui ne sarebbe derivata anche l'etimologia.

    - Ortografica (proiezione):

    Consente di rappresentare la sfera celeste con tutti i suoi circoli, su di un piano che può essere comunque orientato. In questo tipo di proiezione il piano è tangente alla sfera ed il punto di vista a distanza infinita in direzione perpendicolare al piano. E' alla base della costruzione dell'analemma (vedi).

    - Ovest:

    punto cardinale ove tramonta il Sole nel giorno degli equinozi.

    P

    - Parallelepipedo:

    è uno strumento gnomonico di legno a forma di parallelepipedo (P.S.M. Magdleine) che serviva per tracciare più comodamente la linea meridiana.

    - Piede dello stilo:

    è detto "piede" dello stilo, la base dell'ortostilo (v.) che coincide con il punto d'intersezione di una retta perpendicolare col piano, passante per il vertice dell’assostilo (v.).

    - Planetografia Sciaterica:

    è un orologio orizzontale calendariale realizzato da Kircher, che mostra il percorso dei pianeti per vari anni (un orologio per ogni pianeta) lungo una serpentina che attraversa lo Zodiaco Gnomonico (v.). Questo orologio appartiene alla Gnomonica Fisico-Astrologica (R.F.48 ).

    - Primo Verticale:

    Piano verticale perpendicolare al piano meridiano. Anche l’intersezione di questo piano con la volta celeste (cerchio del primo verticale) che interseca il cerchio dell’orizzonte nei punti Est ed Ovest.

    - Proiezione conotomica:

    si dice proiezione conotomica dei segni zodiacali nell’analemma universale (v.) la proiezione dei circoli zodiacali nell’analemma tolemaico. Essa corrisponde alla porzione del triangolo dei segni ove sono descritti i simboli zodiacali.

    - Punteggiata dei Punti Orari:

    equivale alla linea della Contingenza, cioè alla retta intersecata dal fascio di linee che ha origine nel circolo dell’equinoziale (Pasini).

    Q

    - Quadrante

    Termine con il quale, impropriamente, ci si riferisce agli orologi solari in genere. Tale abitudine ha origini nel medioevo, quando i comuni "quadranti" astronomici venivano regolarmente impiegati per la misurazione del tempo. Nel gergo francese, da allora, gli orologi solari vennero chiamati "cadrans solaires". Ma è evidente che il termine quadrante si riferisce alla quarta di cerchio, cioè alla quarta parte di un cerchio, eventualmente graduata da 0 a 90 gradi, e non agli orologi solari in generale.

    - Quadrante Astronomico:

    E’ il classico quadrante d’altezza, o quarta di cerchio, in uso nel medioevo, che reca il tracciato delle ore astronomiche.

    - Quadrante Orografico, o Mirifico, od Orografo:

    E’ uno speciale quadrante descritto da Kircher (R.F. 5). Il suo uso nella Gnomonica geometrica è molto esteso. Si ricorda il suo utilizzo per il tracciamento delle ore su molti orologi solari, persino su quelli portatili e su superfici non piane.

    - Quadrante senza centro:

    è quello che non ha alcun centro, cioè è un quadrante il cui centro cade al di fuori del piano.

    - Quadrante "hectimorium":

    strumento gnomonico sconosciuto descritto da Kircher come una quarta di cerchio recante suddivisioni in sei parti uguali, corrispondenti a sei ore equinoziali, e un semicerchio suddiviso in dodici ore equinoziali. Serviva, probabilmente, a ricavare con qualche comodità le ore sulle superfici di orologi solari irregolari come i "Tetracicli".

    - Quadrante inferiore:

    è quello che si fa sulla superficie inferiore di un piano inclinato.

    - Quadrante particolare:

    è quello che viene fatto per una particolare latitudine.

    - Quadrante regolare:

    è quello che si fa sulla superficie di un piano esatta orientata verso uno dei quattro punti cardinali (Ozanam).

    - Quadrante dei Seni:

    è uno speciale quadrante con una sorta di abaco che serve, per mezzo di cerchi e funzioni trigonometriche, a eseguire calcoli astronomici. Il Q. dei Seni veniva spesso realizzato sul dorso di molti quadranti astronomici arabi.

    - Quadrante superiore:

    è quello che si fa sulla superficie superiore di un piano inclinato.

    R

    - Radio Orario (o Raggidico Solare, Trigono dei Segni):

    è uno strumento gnomonico(fig. 18 ) in uso soprattutto nel XVI e XVII secolo. Si tratta essenzialmente di un triangolo che naterializza, nella pratica costruttiva degli orologi solari, soprattutto quelli murali, la proiezione gnomonica sul piano dei circoli della sfera relativi alle posizioni del Sole nello zodiaco. Rappresenta in pratica, la materializzazione di una parte dell'analemma (v.). Veniva realizzato per una sola latitudine e se opportunamente montato su di un piedistallo regolabile su una quarta di cerchio, serviva per più latitudini. Facendo coincidere il vertice del triangolo con il vertice dell'assostilo, si prolungavano con un filo le direzioni (rette) delle proiezioni dei tropici e dell'equatore, ottenendo sul piano del quadrante i punti per i quali passano le relative curve diurne e le rette orarie. La prima descrizione in volgare di questo strumento fu data da G. Battista Vimercato nel 1586. Tale congegno, ha dato vita ad altri strumenti simili elaborati dagli gnomonisti di quell'epoca, come lo strumento di Giovanni Ferrerio Spagnolo (v.) e quelli presentati da N. Bion.

    - Raggio dell'Equatore:

    è una linea retta condotta per l'estremità dell'asse del quadrante (v.), vale a dire per il Centro Divisore (v.) della Sustilare e perpendicolarmente allo stesso asse. Nella fig. 2 è DI che passa sempre per l'intersezione I dell'Equinoziale e della Sustilare e la cui lunghezza è uguale alla distanza IK dal centro K dell'equatore all'equinoziale (Ozanam).

    - Raggio orario:

    è una linea retta condotta dal centro dell'Equatore per qualunque punto della linea equinoziale.

    - Regola Gnomonica, o Riga Sciaterica:

    è uno strumento gnomonico (R.F. 8) descritto da Kircher, di forma molto simile al nostro regolo calcolatore. Pare ne abbiano parlato anche Clavio e Voellius, quest’ultima nella sua Horologiographia.

    - Regolo Gnomonico:

    è la porzione di un semicerchio diviso in due volte 90 parti uguali o solo di un quarto in 90 parti uguali (P.S. Magdleine). Equivale ad una quarta di cerchio suddivisa due volte in 90 gradi nel modo visibile nella fig. 19 . E’ uno strumento gnomonico utile per tracciare le linee orarie in cerchi e quadranti.

    S

    - Sciatere (Sciaterre):

    rappresenta un modello evoluto dello strumento di Giovanni Ferrerio Spagnolo. Consiste in un semicerchio orario equinoziale, montato su una quarta di cerchio, su cui vi è installato il trigono dei segni. Anche questo strumento serve per disegnare le linee orarie e le linee diurne degli orologi murali.

    - Sciatere di Pardies:

    è una modifica dello sciatere normale (fig. ). Si compone di quattro pezzi principali: una tavoletta orizzontale su cui vi è montato un "piano meridionale", cioè una tavola disposta perpendicolarmente alla prima, con filo a piombo che serve per mettere lo strumento a livello. Un terzo pezzo è costituito da una quarta di cerchio concava, divisa in 90 gradi; il quarto pezzo è un cerchio diviso in 24 parti uguali che rappresentano le 24 ore. Questo strumento è assemblato nel modo in cui si vede in figura, e serve anch’esso per tracciare le linee orarie e diurne negli orologi solari murali. Fu inventato dal gesuita Pardies.

    - Sciaterica (o Scioterica):

    è il nome con cui veniva denominata la Gnomonica nell'antica Grecia. Deriva da Scio (catturare) e tereo (ombra) che insieme significano catturare le ombre.

    - Sciografia:

    altro sinonimo di Gnomonica usato in tempi antichi nella Grecia. Deriva da Skiografia, cioè "disegnare le ombre", la "grafia delle ombre".

    - Scioteri:

    sono gli strumenti matematici, cioè gli orologi solari, idonei a "catturare le ombre" su un piano per mezzo di uno stilo (gnomone).

    - Solarium:

    termine col quale veniva denominato un orologio solare nell’antichità (si veda anche scioteri).

    - Spolvero:

    Procedimento per trasportare disegni di orologi solari (soprattutto quelli di grandi dimensioni) dalla carta alla parete. Si fa il disegno su carta in scala piena (al naturale); si buca con uno spillo il contorno delle linee; si applica il disegno alla parete, fissandolo con nastro adesivo; si passa sopra al disegno un sacchetto di polvere di carbone macinato fine. Tolta la carta, rimarrà sulla parete lo "spolvero", cioè la traccia determinata dalla polvere di carbone passata attraverso i fori.

    - Stilo:

    è l'asta infissa nel piano del quadro la cui ombra determina la lettura dell'ora e delle altre informazioni sull'orologio. Lo stilo può essere parallelo all'asse terrestre (assostilo), o perpendicolare al piano (ortostilo).

    - Stilo a doppio braccio d i b r a c i w n :

    è uno stilo costituito da un’unica asta che termina da una parte e dall’altra con due punte. Al centro vi è applicato un piccolo stilo orientabile in modo da poterlo regolare per le diverse latitudini. Denominato curiosamente "stylum versatilem", proprio perchè si presta per essere adattato alle altezze di polo.

    - Stilo a "pettine":

    è lo stilo inventato da Kircher, costituito da un piano circolare suddiviso in 360 gradi ed intagli a "pettine" di 1 o 2 gradi. Veniva applicato sugli orologi a cilindro (a cappello filtrante) e, nel caso di Kircher su Globi Gnomonici (Astrolabij gnomonici sphaerici) e orologi su corpi piramidali (v.)

    - Stilo triangolare:

    è un triangolo elevato ad angoli retti sulla linea sustilare ed avente un angolo acuto pari all'elevazione del polo (v.) sul piano e disposto al centro del quadrante (Ozanam)

    - Stoicheion: (Vedi " Orologio Decempedalis").

    - Strumento Anacamptico:

    è uno strumento gnomonico inventato da Kircher che definisce volgarmente s u m b o h q o u n t a cioè l’aiutante, o l’ausiliario (R.F. 68). Ha più o meno la stessa utilità del "Trigono Gnomonico" o "Trigono dei Segni" (v.) e serve quindi per costruire facilmente gli orologi solari anacamptici. Ne esistono due tipi, uno per il tracciato orario e per le curve diurne, l’altro per descrivere gli azimut.

    - Strumento Mesoptico:

    è uno speciale strumento (R.F. 72, 77) inventato da Kircher per realizzare con facilità gli orologi anacamptici, ma a dire dello stesso autore, pare che servisse meglio per gli orologi "diretti": "Hoc instrumentum non tantum reflexa, sed eadem facilitate horologia directa describit". Ne descrive anche una versione anaclastica, insieme ad un’altro strumento denominato "rete" anaclastica.

    - Strumento Fotosciometrico:

    è uno strumento composto di una tavola che si avvale di una scala delle ombre "rette" e di una scala delle altitudini. Serve per rilievi topografici a mezzo dell’osservazione dell’ombra.

    - Strumento Pantometrico-Catottrico:

    composto da due regole parallelepipede graduate e disposte a forma di croce (fig . 20 ). Un "baculo", ovvero un’asta sulla cui sommità vi è disposto uno specchio piano orizzontale. Serviva per rilevamenti topografici a mezzo della riflessione dei raggi luminosi.

    - Superfici recettrici per tracciati orari secondo Kircher.

    Kircher elenca le superfici recettrici in questo modo. Le principali sono tre: piana, circolare e mista. Le superfici circolari le classifica 1) intrinseca; 2) estrinseca. Intrinseca è la superficie concava di alcuni corpi come gli "scafi" (Scaphen), emicicli, cilindri e coni. Estrinseca è la superficie convessa dei corpi come la sfera, il cilindro, il cono. Le superfici miste sono piano-convesse, piano-concave, concavo-convesse, piano-concavo-convesse.

    - Sustilare (o Sostilare o Substilare o Sottostilare): proiezione ortogonale dell’assostilo sul piano dell’orologio. In un orologio rivolto perfettamente a Sud essa coincide con la linea meridiana. Negli altri casi essa fa un angolo con la linea meridiana, detto "distanza sustilare", e un angolo con lo stilo, dal piano dell’orologio, che viene chiamata "altezza sustilare".

    - Synopsi Gnomonica:

    è una figura ideata da A. Kircher nella quale si rappresenta i circoli dei sistemi orari babilonico, italico, astronomico (fig. 21)

    T

    - Tavola Anaclastica:

    è una speciale tavola numerica composta appositamente per la costruzione degli orologi solari anaclastici a rifrazione. Indica gli angoli di rifrazione che corrisponde all’angolo di incidenza.

    - Tetracyclum (corpo):

    si chiamano in questo modo nella gnomonica kircheriana i corpi solidi che hanno quattro facce scavate in modo di semicerchio e nelle quali si descrivono le ore.

    - Tiretico (strumento) c a t a t h r h t i c o n o Sistema Sciaterico:

    strumento gnomonico, o meglio tavolo gnomonico (R.F.9), inventato da Kircher. Si tratta essenzialmente di un tavolo inclinabile per mezzo di uno snodo situato sul sostegno centrale, sul quale sono applicati diversi strumenti (orologi poligolani, globi, ecc.). Serviva per tracciare con qualche comodità le linee orarie su diversi piani.

    - Triangolo Gnomonico:

    E’ uno speciale strumento a forma di triangolo che serve per determinare il sito dello stilo, la sua distanza dal centro dell’orologio, dal polo, dall’equinoziale in tutti gli orologi orizzontali e verticali, declinanti o inclinati.

    - Trigono con Alidada:

    E’ un trigono dei Segni, o triangolo dei segni, montato su un Regolo, o Alidada per tracciare gli archi dei segni (linee diurne) sui grandi orologi solari da parete (Bion).

    - Trigono degli Archi Diurni:

    è la parte del trigono dei segni, un triangolo, ove sono descritti appunto gli archi dei segni zodiacali.

    - Trigono dei segni: (vedi Radio Orario).

    - Tropici (proiezione dei):

    negli orologi solari si riportano spesso le "curve di declinazione ", o "curve diurne", relative all'ingresso del Sole nei segni zodiacali. Più facile è, invece, trovare le sole curve che rappresentano la proiezione sul piano dell'orologio degli equinozi e dei solstizi. La curva relativa all'inverno è detto Tropico del Capricorno"; la curva relativa all'estate è detta "Tropico del Cancro". Kircher Athanasius, nel XVII secolo, definisce anche lo spazio "eliodromon", cioè la "zona torrida", da proiettare sul piano dell'orologio

    V

    -, Venti (Torre dei):

    è un famosissimo monumento gnomonico dell'antichità che ci è pervenuto in buono stato. Si tratta di una torre ottagonale costruita nell'agorà di Atene attorno al I secolo a.C. da Andronico Cyrreste, per questo nota anche col nome di Torre di Andronico. Su ogni lato della torre sono effigiati i simboli dei venti e, si ritiene, che attorno al II secolo, furono aggiunti gli otto orologi solari verticali che ancora si vedono con gli gnomoni (ortostili) originali. All'interno doveva esserci un orologio ad acqua ben congegnato. Gli otto orologi solari ivi realizzati costituiscono gli unici esemplari di orologi solari verticali murali dell'antichità pervenutici.

    - Verticale del piano:

    è la comune sezione del Piano del quadrante e del cerchio verticale perpendicolare allo stesso piano. Questa linea passa sempre per il piede dello stilo (v.) e per lo Zenit del Piano (v.)

    Z

    - Zenit del piano:

    è la rappresentazione dello zenit sul piano del quadrante, cioè il punto ove il piano del quadrante è intersecato dalla retta dallo Zenit al Nadir. Essa si estende dalla faccia superiore del piano del quadrante alla faccia inferiore del piano, ove questo punto è detto Nadir del piano.

    - Zodiaco Gnomonico:

    è lo spazio detto "eliodromon" - h l i o d r o m o n - (v.) compreso tra le curve di declinazioni corrispondenti al tropico del Cancro e al tropico del Capricorno. Tale spazio viene percorso dall’ombra dello gnomone in un "anno gnomonico" (v.).


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    A cura di Rosa Casanova
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