MERIDIANA SULLA PARETE CENTRALE DELL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CORTINA

UN OROLOGIO SOLARE…PER SEMPRE…
Di Rosa Casanova

 

meridiana.jpg (29734 byte)Qualche anno fa, quando vidi il progetto del nuovo osservatorio astronomico di Cortina con la sua armoniosa struttura che si ergeva elegante a dominare la valle d’Ampezzo, subito pensai che la parete centrale avrebbe potuto ospitare una meridiana!
Promisi di realizzarla appena la costruzione fosse terminata.
Passò del tempo, e finalmente l’osservatorio fu ultimato. Bellissimo e tecnicamente avanzato nel suo funzionamento…
Il suo scopo principale che è quello di scrutare il cielo stellato nelle ore notturne, lo induce ad animarsi e vivere intensamente solo quando lo avvolgono le ombre della notte…
per addormentarsi all’alba quando impallidiscono gli astri e finalmente le sue cupole, come grandi occhi di creatura notturna spalancati sull’universo, si chiudono per il sonno.
Ma anche la meravigliosa stella che ogni mattina noi vediamo salire nel cielo per risvegliare il pianeta terra avrebbe meritato spazio ed attenzione in questo tempio destinato a riti notturni!
Ecco, dunque, perché pensai alla meridiana! L’ombra del suo stilo sul quadrante avrebbe segnato per sempre, giorno dopo giorno, l’apparente cammino del sole sul nostro cielo, indicandoci il passare delle ore, ma anche raccontandoci del moto perpetuo e incostante della terra attorno ad esso e di quella provvidenziale inclinazione del nostro pianeta sull’eclittica che determina il meraviglioso avvicendarsi delle stagioni!
Un modo tangibile per sentire che anche noi, abitanti della terra, siamo un tutt' uno con quell’ universo che tanto ci sgomenta quando osserviamo il cielo stellato.
Un giorno di sole primaverile, percorrendo il sentiero fra arbusti di pino mugo e ramoscelli di splendida erica rosata, salii al Col Drusciè con lo scopo principale di determinare con esattezza l’orientamento della parete, ma anche per capire quali caratteristiche, non soltanto tecniche, avrebbe dovuto avere la futura meridiana. Un orologio solare è, infatti, qualcosa di più che uno strumento per segnare il tempo; io penso che sia un meraviglioso insieme di scienza, tecnica, arte e poesia. Una creazione che deve essere in perfetta armonia con l’edificio, con il luogo circostante, col cielo e con l’animo della persona che la realizza.
Ecco perché, solo dopo la visita in quel luogo incantevole soleggiato e ventoso, la meridiana iniziò a delinearsi nella mia mente.
Scelsi la parete centrale perché la meridiana, volgendo ad oriente, avrebbe dominato Cortina e la sua splendida valle, ma soprattutto avrebbe colto i colori rosati dell’aurora e l’oro dei primi raggi vivificanti del sole.
Decisi che il quadrante sarebbe stato di pietra bianca con la parte superiore ricurva, le lettere e le linee incise per resistere al tempo, al sole, alla neve e alle intemperie. Avrei colorato opportunamente i solchi delle iperboli e della lemniscata, per conferire loro uno specifico significato stagionale quando l’ombra dello stilo le avrebbe percorse o toccate. (Azzurro come il ghiaccio profondo per l’inverno, verde come i germogli per la primavera, giallo come le spighe del grano maturo per l’estate e marrone come le foglie morte per l’autunno).
Avrebbe segnato il tempo solare del Col Drusciè che ovviamente non coincide con quello del nostro orologio regolato sul fuso orario del meridiano Etneo.
Il motto, che e rivela spesso la personalità e l’animo di colui che la realizza, era nei miei pensieri da tanto tempo. Avrei inciso queste parole: 

 "Io ti segno le ore, tu riempile d’amore "


Ormai la meridiana aveva preso forma nella mia mente e non mi rimava che passare alla sua realizzazione.
Iniziai con il progetto dell’insieme, seguito dai calcoli meticolosi, la preparazione dello stilo, il taglio della pietra eseguito dal marmista.
Poi vennero i giorni passati nella bottega dello scultore a disegnare sulla pietra, con infinita pazienza e precisione  le linee e le lettere che egli incise interamente a mano con grande perizia.
Impiegai un’intera mattinata a colorare le incisioni… infine, con grande trepidazione, mi accinsi a posizionare lo stilo. Operazione estremamente difficile che doveva essere fatta con assoluta precisione! Alla fine, dopo tutti i controlli possibili, lo fissai definitivamente.
Ecco, era finalmente finita! Era come l’avevo pensata!
Si stava avvicinando il giorno dell’inaugurazione dell’Osservatorio e doveva essere portata lassù e fissata alla parete… 

trepidavo un poco… per fortuna quel giorno mi furono accanto, per d'indispensabile aiuto, i figli, il marito e tre impareggiabili soci dell’Associazione Astronomica di Cortina che, con forza e capacità, fissarono alla parete la meridiana coi suoi settanta chili di peso. Il febbrile lavoro di tutte queste persone per posizionarla esattamente, destreggiandosi fra scale, trapani, livelle, viti e bulloni, non m’impedì di vivere intensamente quell’attimo magico e bellissimo in cui per la prima volta si vede l’ombra dello stilo muoversi lentamente per iniziare il suo perenne cammino.
Ora la meridiana è lassù a dominare la valle di Cortina, in un luogo suggestivo e incantato tra i larici, i mughi,  l’erica e il profumo della resina, contornata dai monti più belli del mondo.
Eterna come la roccia su cui è incisa e come l’astro che le dà la vita, di notte sarà spettatrice del muoversi delle stelle, di giorno segnerà il volgere del sole e il cammino del tempo…

Rosa Casanova Zandomenego

Agosto 1999

Descrizione:
Orologio solare verticale realizzato nell’anno 1999 e posto alla latitudine di 46° 32’ 32" Nord e a 12° 06’ 15" di longitudine Est. E’ inciso su pietra bianca dalle dimensioni di cm. 95 di larghezza e cm. 95 di altezza su parete declinante 30° 48’ ad Est. Lo stilo è polare, per cui il suo orientamento risulta essere parallelo all’asse terrestre. Le linee orarie, dipinte di nero, sono alla francese e forniscono il TEMPO SOLARE LOCALE. La costante locale, ovvero il ritardo della meridiana rispetto al TMEC ( Tempo Medio Europa Centrale) su cui sono regolati i nostri orologi , è di 11’ 53"
La curva ad otto (lemniscata) consente di avere, alle ore 12, il TEMPO VERO MEDIO del nostro fuso orario.

Completano il quadrante:
le linee solstiziali  (azzurra per il solstizio invernale e gialla per quello estivo)
la linea retta degli equinozi di color verde.
Il motto, che vuole trasmettere un messaggio d’amore per il mondo intero:
IO TI SEGNO LE ORE, TU RIEMPILE D’AMORE

 

ALCUNE INDICAZIONI PER LA CORRETTA LETTURA DEL QUADRANTE SOLARE:

Dai dati sopra elencati si può notare che questa meridiana segna il volgere del sole su CORTINA, e più precisamente sul Col Drusciè. Il suo costante ritardo è di 11 minuti e 53 secondi sull’ora solare ufficiale dei nostri orologi che sono regolati sul fuso orario del meridiano Etneo. A questi minuti vanno aggiunti o sottratti quelli corrispondenti all’Equazione del Tempo (che è la differenza del tempo medio fornito dall’ora ufficiale e quello vero del sole segnato dalla meridiana) L’equazione del tempo varia giornalmente fino ad accumulare, nel corso dell’anno, anticipi o ritardi anche di 16 minuti.
Questa continua variazione è causata dalla differente velocità orbitale terrestre e dall’inclinazione equatoriale sull’eclittica. Le linee orarie sono delimitate: in alto dall’iperbole di colore azzurro che viene percorsa dall’ombra estrema dello stilo nel giorno del solstizio invernale (21 dicembre) e in basso da quella di colore giallo del solstizio estivo (21 giugno)
La retta di color verde è percorsa nel giorno dell’equinozio d’autunno (23 settembre) e in quello di primavera (21 marzo). Per ottenere l’ora ufficiale almeno al mezzodì, in prossimità delle ore 12 il tracciato a forma di otto (LEMNISCATA) consente la correzione necessaria per ottenere il tempo medio del nostro fuso orario.
Quando l’ombra della punta dello stilo tocca la linea della lemniscata dipinta col colore della stagione in corso al momento della lettura (azzurro se ci troviamo nel periodo invernale, verde se in quello primaverile, giallo se estivo e marrone se in autunno), allora, nei mesi in cui è in vigore l’ora solare, il nostro orologio segnerà esattamente il mezzogiorno e sentiremo il suono delle splendide campane di Cortina diffondersi nella valle.

                                                                                    Rosa Casanova Zandomenego


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